Una maggiore coinvolgimento della Medicina generale negli organismi regionali che progettano l’offerta vaccinale, in attesa di una regia nazionale forte su tale tematica.
È quanto sottolineato nel corso dell’audizione con Fimmg, Fimp, Sip e Siti - le società scientifiche/professionali che hanno curato la creazione e lo sviluppo del Calendario per la vita - convocate dal gruppo vaccini del Consiglio Superiore di Sanità che ha riconosciuto il lavoro svolto da questo progetto inter professionale per lo sviluppo e aggiornamento della cultura sulla proposta vaccinale attualmente disponibile.
“Un coinvolgimento necessario – ha spiegato Silvestro Scotti vicesegretario nazionale vicario Fimmg – soprattutto per migliorare i modelli organizzativi e la conseguente presa in carico del paziente su tale ambito. Rimane in molti punti inespressa la capacità di circolazione delle informazioni sullo stato vaccinale dei pazienti tra i vari comparti della sanità pubblica che impattano tale aspetto, ovvero servizi di igiene delle Asl, Mmg e Pdl”.
È importante creare un Calendario per la vita che unisca i colleghi medici sulla parte scientifica, ha aggiunto Scotti “rimane però necessario unirli in una ‘Agenda unica per la vita’ caratterizzata dalla capacità dei professionisti di lavorare in un tutt’uno creando i giusti appuntamenti vaccinali caratterizzati da un’offerta disponibile e prossimale. Forse se il sistema supera pregiudizi verso il sistema convenzionato – ha concluso – l’informazione circolante e il lavoro di tutti eviterà casi come quelli degli ultimi giorni di decessi dovuti anche alla mancata pratica vaccinale”.