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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Tra genitori e bimbi c’è di mezzo il cellulare. E spesso sono guai

di Andrew M. Seaman
immagine 1 maggio - E' una delle fonti di distrazione più frequenti per i genitori mentre accudiscono i figli. Per realizzare lo studio, presentato alla Pediatric Societies Academic, i ricercatori hanno lavorato in squadre di due per osservare 50 persone e i loro bambini mentre si trovavano in 7 parchi giochi di New York.
(Reuters Health) - “Maledetto cellulare! Tutta colpa sua, mi sono distratta un attimo ed ecco che la bimba è caduta dallo scivolo”. Ebbene sì, lo smartphone rappresenta una delle fonti di distrazione dei genitori che portano i propri figli al parco. Secondo uno studio presentato il 25 aprile alla Pediatric Societies Academic, il 30% dei casi di distrazione è rappresentato dal telefonino. “Ci vuole solo un secondo ad un bambino per farsi male”, ha detto Ruth Milanaik che dirige il programma di follow-up dello sviluppo neurologico neonatale al Norh Shore-LIJ Cohen Children’s Medical Center in Lake Success di New York.

“Se sei distratto dal tuo cellulare, stai rispondendo ad una mail o sei su Facebook, i tuoi occhi non sono più dedicati al tuo bambino”. Per lo studio, i ricercatori hanno lavorato in squadre di due per osservare 50 persone e i loro bambini mentre si trovavano in 7 parchi giochi di New York. Ogni persona è stata monitorata per 10 a 20 minuti e i ricercatori hanno osservato la loro attività ogni due minuti. Alla fine, hanno rilevato 371 osservazioni e, nel 74% dei casi, i genitori sono risultati essere stati distratti. Il 30% di quel “tempo di distrazione”, è stato passato al telefono con un amico ed il restante a leggere o a mangiare.

In un secondo studio, poi, i ricercatori hanno scoperto che i bambini sono più inclini ad assumere dei comportamenti pericolosi se si accorgono che i propri famigliari non sono attenti a loro.
 
“Nessuno dei bambini del nostro studio è rimasto ferito”, ha precisato Milanaik. “Quindi, in realtà tutti i genitori stavano facendo un buon lavoro, ma la domanda è: possiamo fare un lavoro migliore? Non stiamo dicendo no ai cellulari quando siete al parco con i vostri figli, ma forse dedicarvi completamente a loro sarebbe meglio”, ha concluso Milanaik.
 
Andrew M. Seaman
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
1 maggio 2015
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