toggle menu
QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Scienza e Farmaci

Il segreto per ‘controbilanciare’ i rischi della sedentarietà? Camminare due minuti ogni ora

di Viola Rita
immagine 7 maggio - Questa leggera attività fisica risulterebbe associata ad una riduzione della mortalità fino al 33%. Lo afferma uno studio su più di 3000 persone. Così, pur non apportando benefici aggiuntivi, camminare o fare un esercizio di intensità leggera per minuti ogni ora potrebbe almeno ‘pareggiare i conti’ di una sedentarietà eccessiva. Lo studio su CJASN
Basterebbe camminare due minuti ogni ora per ‘annullare’ i rischi per la salute legati alla sedentarietà, riducendo la mortalità fino al 33% e compensando i potenziali effetti negativi dovuti alla scarsa attività fisica. Lo afferma uno studio scientifico, condotto dalla University of Utah Health Sciences su più di 3000 partecipanti, che è stato pubblicato sulla rivista CJASN (Clinical Journal of the American Society of Nephrology).

Oggi, i ricercatori hanno effettuato un’indagine basata sui dati provenienti dallo studio del National Health and Nutrition Examination (Nhanes), per valutare se un esercizio fisico di intensità molto leggera o leggera possa aumentare la durata della vita di persone sedentarie, che trascorrono almeno metà della propria giornata in posizione seduta. Le attività di intensità leggera includono camminare, praticare giardinaggio oppure attività domestiche).
I partecipanti, una popolazione di 3.626 persone che comprende un gruppo di 383 individui con malattia renale cronica, indossavano un accelerometro per misurare l’intensità della loro attività fisica. Dopo la registrazione dei dati, i volontari sono stati seguiti per tre anni, periodo nel quale si sono registrati 137 decessi.
In base ai risultati ottenuti, un'attività fisica leggera, regolarmente svolta nell’arco della giornata, potrebbe ‘pareggiare i conti’ di una routine sedentaria: infatti, tale  attività è stata associata a una riduzione della mortalità pari al 33%. Inoltre, nelle conclusioni dello studio, si legge che i pazienti con Ckd risultano sedentari per circa due terzi del loro tempo. Interventi che possano sostituire il periodo di tempo ‘sedentario’ con un aumento dell’attività fisica leggera potrebbero conferire un beneficio in termini di sopravvivenza”. Al contrario, un'attività fisica molto bassa (intesa come stare in piedi per due minuti ogni ora) non apporterebbe tali benefici.
 
"È stato molto interessante osservare i risultati, perché attualmente l’attenzione è focalizzata principalmente su attività fisiche di intensità medio-alta. Scoprire che una leggera attività fisica è associata ad una mortalità più bassa è interessante”, ha dichiarato l'autore Srinivasan Beddhu, MD, professore di Medicina interna.
Assumendo che una persona rimanga sveglia per circa 16 ore al giorno e che svolga un costante e leggero esercizio pari a 2 minuti ogni ora, la durata di tempo complessiva dedicata a quest’attività è pari a circa 30 minuti al giorno e comporta un consumo di più di 50 Kcal giornaliere e circa 400 Kcal a settimana. Questo consumo calorico si avvicina alle 600 kcal, la quantità di settimanale raccomandata nel caso di un esercizio fisico moderato.
“L’esercizio fisico rappresenta un ottimo strumento, ma la realtà ci mostra che la quantità concreta di attività fisica vigorosa che si può effettuare è limitata”, prosegue il Professore. “Sulla base di questi risultati, potremmo raccomandare di aggiungere due minuti di camminata ogni ora, da combinare con le normali attività quotidiane, che dovrebbero includere 2 ore e mezza di esercizio moderato ogni settimana. Questo esercizio rafforza il cuore, i muscoli e le ossa, e conferisce vantaggi in termini di salute che non vengono apportati da un’attività fisica di intensità molto leggera o leggera”.
 
Il Professor Beddhu sottolinea che sono necessari altri studi randomizzati per comprendere in maniera definitiva se questo tipo di attività (una camminata di due minuti ogni ora) possa effettivamente migliorare la salute dell’individuo.
 
In generale, la sedentarietà rappresenta un problema da non sottovalutare in termini di salute: in un recente Rapporto, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che globalmente essa è 'complice' di più di 3 milioni di morti all'anno e che rappresenta il quarto principale fattore di rischio di mortalità complessiva. Al contrario, un'adeguata* attività corporea contribuisce alla salute del sistema cardiovascolare, endocrino-metabolico, dei tessuti muscolo-scheletrici ed altro.

Viola Rita
 
* L'Oms raccomanda per i bambini e gli adolescenti 60 minuti al giorno di attività fisica di intensità da moderata a vigorosa, mentre per gli adulti sopra ai 18 anni 150 minuti di attività fisica moderata a settimana.
7 maggio 2015
© QS Edizioni - Riproduzione riservata