“Maggiore resa dei raccolti, più guadagni, minore necessità di trattare i terreni. Ma anche vantaggi di carattere ambientale, in termini di risparmio energetico e di minori emissioni, pari a 17,7 milioni di tonnellate di CO2, come se sparissero in un colpo solo 7 milioni di automobili”. Così Alessandro Sidoli, presidente di Assobiotec, ha commentato i risultati del Rapporto appena pubblicato dalla Commissione UE - DG Sanco (Sanità e Consumatori) sulle implicazioni socioeconomiche della coltivazione degli organismi geneticamente modificati.
“Il rapporto risponde con i fatti a chi mette in dubbio i vantaggi delle coltivazioni geneticamente modificate – ha spiegato Sidoli -. Del resto, la costante crescita di queste coltivazioni nel mondo, che oggi riguardano 148 milioni di ettari, ad opera di oltre 15 milioni di agricoltori in Europa e nel mondo, sono di per sé eloquenti. Con le biotecnologie, infatti, possiamo produrre di più consumando meno la risorsa terra”.
I dati raccolti, secondo il parere del presidente Assobiotec, devono far riflettere sul futuro della nostra agricoltura. “Ecco perché è importante che in Italia – ha concluso - riprenda la sperimentazione di campo di piante geneticamente modificate per rispondere alle concrete esigenze delle varietà tipiche italiane”.