(Reuters Health) – Le nuove linee guida canadesi raccomandano che gli adulti da 55 a 74 anni, esposti ad alto rischio di cancro ai polmoni, si sottopongano a CT a basso dosaggio fino a tre volte ogni anno. Secondo uno studio americano, infatti, questo approccio riduce la mortalità dal 15% al 20%. Una persona è considerata ad alto rischio se ha una storia positiva di 30 anni di tabagismo con almeno un pacchetto di sigarette al giorno, e fuma ancora, o sta tentando di smettere, negli ultimi 15 anni.
Si tratta di una “raccomandazione debole”, il che significa che i medici devono discutere con i pazienti i danni e i benefici di sottoporsi allo screening , ha detto
Lewin, responsabile della task force che ha redatto le linee guida.
Le evidenze
Gli autori spiegano che il numero di pacchetti-anno è il prodotto del numero medio di pacchetti fumati al giorno e il numero di anni di fumo. In altre parole, le persone che hanno fumato un pacchetto al giorno per 30 anni, o due pacchetti al giorno per 15 anni, avrebbero entrambi una storia di 30 pacchetti-anno. Le linee guida canadesi raccomandano anche che la TC a basso dosaggio e la successiva gestione del paziente debbano essere eseguite solo in centri con esperienza nella diagnosi precoce e nel trattamento del cancro al polmone a causa del potenziale rischio di danni legati allo
screening, aggiungendo una raccomandazione contro l’impiego di Rx torace, con o senza citologia dell’espettorato. Inoltre, lo screening non è raccomandato per le persone di età inferiore ai 55 anni e superiore a 74 anni, o con un storia di fumo inferiore a 30 pacchetti-anno. “Per queste persone, purtroppo, non abbiamo la prova per sostenere lo screening”, ha detto Lewin. “Noi non sappiamo realmente se li stiamo aiutando o se gli stiamo facendo del male”.
Le linee guida attuali statunitensi raccomandano lo screening annuale per le persone dai 55 agli 80 anni con una storia di fumo di 30 pacchetti-anno. Il test TC va interrotto se una persona non ha più fumato per 15 anni o se una persona sviluppa un problema di salute che limita l’aspettativa di vita o la volontà o la capacità di sottoporsi ad intervento chirurgico terapeutico al polmone. Inoltre, la Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) raccomanda di non offrire lo
screeningdel cancro al polmone per i singoli pazienti come se fosse un test di routine, e che i pazienti che ne fanno richiesta debbano recarsi in un centro specialistico ben attrezzato dove possano essere seguiti nel tempo e che possa anche fornire un trattamento adeguato; il test di screening deve essere limitato a persone dai 55 ai 74 anni con una storia di 30 anni di fumo-un pacchetto al giorno.
Fonte: CMAJ 2016
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)