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QS Edizioni - domenica 19 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Poco sole e un’infezione all’origine della sclerosi multipla

immagine 21 aprile - Uno studio inglese conferma che una ridotta esposizione alla luce solare e una successiva infezione da virus di Epstein Barr sono in grado di spiegare la maggior parte dei casi di sclerosi multipla.
Si rafforzano le prove a sostegno dell’ipotesi che all’origine della sclerosi multipla possa esserci l’interazione tra una scarsa esposizione al sole e una comune infezione da virus di Epstein Barr (quello responsabile della mononucleosi).Questa volta, i dati provengono da uno studio pubblicato su Neurology che ha monitorato per sette anni i ricoveri negli ospedali del servizio sanitario inglese. Oltre 55 mila i casi di sclerosi multipla registrati nel periodo in esame e circa 15 mila di mononucleosi. I ricercatori hanno inoltre attinto ai dati della Nasa per valutare l’intensità dei raggi ultravioletti in Inghilterra.
“La sclerosi multipla è più frequente alle alte latitudini e più rara avvicinandosi all’equatore”, ha commentato uno degli autori dello studio, George C. Ebers, dell’University of Oxford. “Dal momento che la malattia è stata messa in relazione a fattori ambientali come l’esposizione alla luce solare e una storia di infezione da mononucleosi, volevamo capire se mettendo insieme i due fattori di rischio fosse possibile spiegare la variabilità della malattia nel Regno Unito”.Obiettivo raggiunto. Combinando le diverse variabili, il gruppo ha scoperto che ridotta esposizione alla luce solare e infezione da Epstein Barr sono in grado di spiegare il 72 per cento della variabilità nella prevalenza della sclerosi multipla nel Regno Unito. È soprattutto la luce solare a incidere (da sola spiega il 61 per cento della variabilità). “È possibile che una carenza di vitamina D possa produrre una risposta anomala al virus di Epstein Barr”, ha concluso Ebers.
21 aprile 2011
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