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QS Edizioni - martedì 30 aprile 2024

Scienza e Farmaci

Psicosi e giovani. Alterazioni della struttura cerebrale possibile causa

immagine 22 marzo - Uno studio americano ha osservato un anomalo sviluppo della struttura cerebrale nei pazienti giovani con sintomi di disturbi psicotici, simile a quello che si riscontra nei pazienti adulti con diagnosi di disturbi psicotici. Questa evidenza potrebbe aprire la porta a diagnosi precoci.
(Reuters Health) – Nei giovani con diagnosi di disturbo psicotico, il volume della materia grigia risulta ridotto in tutte le aree del cervello, mentre quello della materia bianca espanso. Questa evidenza anatomica emerge da uno studio di neuroimaging condotto da ricercatori di Philadelphia su quasi 400 giovani con sintomi di alterazioni dello spettro psicotico.
 
Lo studio
Theodore D. Satterthwaite
e colleghi, della Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania, autori dello studio, avevano già pubblicato un articolo che ipotizzava una correlazione tra le alterazioni della struttura cerebrale e la presenza di disturbi psicotici , come la schizofrenia, negli adulti. Quale fosse però il quadro della struttura cerebrale dei giovani con alcuni iniziali sintomi di alterazioni dello spettro psicotico o ad alto rischio non era ancora chiaro. Per questo il gruppo ha sottoposto ad esami di neuroimaging, tra cui la risonanza magnetica strutturale, oltre 1600 giovani tra gli 8 e i 22 anni che avevano ricevuto una valutazione psichiatrica documentata. A seguito di interviste strutturate sono stati identificati 391 ragazzi che mostravano i segni di disturbi psicotici e in questi gli esami di neuroimaging hanno evidenziato una significativa diminuzione del volume della massa grigia ed una espansione di quella bianca in tutto il cervello. In particolare l’indagine ha rilevato che anomalie a carico del lobo temporale mediale sono quelle correlate con i sintomi più gravi dei disturbi psicotici.

“Gli studi longitudinali futuri – commentano gli autori – potrebbero basarsi sulla presenza di tali anomalie, insieme ad altre misure, per predire il rischio dell’insorgenza di disturbi psichici futuri e guidare interventi precoci”.
 
Fonte: JAMA Psychiatry 2016
22 marzo 2016
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