“Tra qualche mese un nuovo chemioterapico, eribulina, sarà disponibile per la terapia del liposarcoma, un raro tumore che appartiene alla famiglia dei sarcomi”. A darne notizia l’Ao di Alessandria che riferisce i risultati di uno studio del Gruppo europeo per la ricerca sul cancro (Eortc) pubblicato su Lancet Oncology i e mirato a valutare l’efficacia del farmaco marino.
“Eribulina – spiega la Ao - è stata originariamente isolata dalla spugna marina Halichondria okadai. Eribulina è già utilizzato per la cura del tumore della mammella metastatico. I sarcomi dei tessuti molli sono tumori rari, rappresentano l’1% di tutte le neoplasie maligne dell’adulto e sono considerati tumori molto resistenti alle terapie”.
Lo studio dell’Eortc è stato condotto in 110 centri in 22 Paesi. In poco più di due anni sono stati valutati 594 pazienti. “I risultati – riferisce l’Ao di Alessandria - evidenziano un vantaggio di sopravvivenza notevole soprattutto nei pazienti con liposarcoma. Sulla base dei risultati di questo studio l’agenzia del farmaco americana (FDA) a gennaio 2016 ha approvato eribulina per il trattamento di pazienti con liposarcoma avanzato. Anche l’Ema (agenzia europea del farmaco) a maggio 2016 ne ha approvato l’utilizzo per la stessa indicazione e siamo in attesa che il farmaco sia disponibile anche in Italia. E’ il secondo farmaco del mare che risulta attivo nei sarcomi, l’altro è la trabectedina, già in uso da tempo. La ricerca oncologica continua anche nei fondali marini, ricchi d microorganismi in grado di produrre sostanze con proprietà antitumorale e meccanismi di azione davvero innovativi”.