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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Clostridium difficile: l’Fda approva un nuovo trattamento

immagine 1 giugno - Il nuovo antibiotico si è dimostrato più efficace della vancomicina nel prevenire la ricomparsa dell’infezione. Gli esperti avvertono: impiegare soltanto nei casi di infezione accertata per evitare che il batterio diventi resistente.
La Food and Drug Administration ha approvato nei giorni scorsi un nuovo farmaco (fidaxomicina) per il trattamento della diarrea associata a infezione da Clostridium difficile. Si tratta della prima novità in questo campo da 25 anni a questa parte.La decisione dell’agenzia americana si è basata sui sui risultati di due trial clinici che hanno confrontato l’efficacia e la sicurezza di fidaxomicin con vancomicina. La risposta clinica è stata simile per entrambi i farmaci, ma nel gruppo in trattamento con fidaxomicina si sono registrati minori episodi di recidiva nelle tre settimane successive.
“Negli anni recenti, la comunità degli infettivologi ha osservato un aumente nel numero di casi di infezioni da Clostridium difficile”, ha commentato Edward Cox, direttore dell’Office of Antimicrobial Products presso il Center for Drug Evaluation and Research dell’Fda. “La fidaxomicina è un’efficace nuova opzione di trattamento per i pazienti che sviluppano diarrea associata a infezioni da Clostridium difficile”.Il nuovo farmaco è un antibiotico macrolide, da assumere due volte al giorno per 10 giorni a stomaco sia vuoto sia pieno. Per proteggere il nuovo antibiotico dalla comparsa di resistenza, il farmaco deve essere impiegato per trattare soltanto infezioni la cui causa provata sia il Clostridium difficile. O comunque quelle per cui vi sia un fondato e forte sospetto.
Gli esperti dell’Fda sottolineano però che è possibile prevenire l’infezione: basta lavarsi le mani con sapone consigliano e acqua calda.
1 giugno 2011
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