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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Si diventa smemorati con il binge drinking

immagine 3 giugno - Le grandi bevute sono sempre più frequenti nei giovani, ma uno studio pubblicato su Alcoholism: Clinical & Experimental Research avverte: l’ippocampo è particolarmente sensibile alla neurotossicità dell'alcol durante il suo sviluppo.
Il consumo di alcol influisce sulla capacità di apprendere informazioni verbali. E a fare danni è soprattutto il binge drinking (tecnicamente il consumo di 6 o più unità alcoliche in un’unica occasione), ancor più se a consumare il rito della grande bevuta sono i giovani. È quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research che conferma numerose ricerche precedenti.
“Il nostro interesse a studiare gli effetti dei modelli del binge drinking sulla memoria dichiarativa deriva dal ruolo ben definito dell'ippocampo - una piccola struttura del cervello a forma di cavalluccio marino situata nelle regioni mediali degli emisferi cerebrali - in questa funzione cognitiva”, ha spiegato la prima firmataria dello studio, María Parada della Universidade de Santiago de Compostela, in Spagna. “Sia gli studi sugli animali sia alcuni studi di neuroimaging sull'uomo hanno dimostrato che l'ippocampo è particolarmente vulnerabile agli effetti dell'alcol, pertanto ci siamo chiesti se l'apprendimento e la memoria ippocampo-dipendente potrebbero essere compromessi dal bere pesante ed episodico”.
Un’esigenza, quella della comprensione degli effetti dell’alcol sull’ippocampo, dettata dal continuo aumento dei binge drinkers un po’ in tutta Europa che sta sovvertendo i modelli di consumo tradizionali.
“Nei paesi dell'Europa settentrionale vi è una forte tradizione di bere in modo sporadico e con lo scopo di ubriacarsi”, ha aggiunto Parada. “Al contrario, i paesi della costa mediterranea, come la Spagna, sono tradizionalmente caratterizzati da un consumo più regolare di piccole dosi di alcol. Negli ultimi anni, però, il modello del binge drinking è sempre più diffuso tra i giovani in tutta Europa, da qui il crescente interesse per questo problema.”
I ricercatori hanno quindi valutato gli effetti dell’alcol su 122 studenti universitari spagnoli di età compresa tra 18 e 20 anni, suddivisi in 2 gruppi: i binge dinkers e i bevitori moderati. “La scoperta principale è stata una chiara associazione tra il binge drinking e una minore capacità di apprendere nuove informazioni verbali in studenti universitari sani, anche dopo aver controllato le altre possibili variabili, quali il livello intellettivo, una storia di disturbi neurologici o psicopatologici, l'uso di droghe o una storia familiare di alcolismo”, ha illustrato la ricercatrice. “Attualmente stiamo conducendo uno studio longitudinale su questi giovani e stiamo raccogliendo informazioni sui loro risultati accademici, quindi speriamo di essere in grado di rispondere a questa domanda in maniera più esaustiva nel prossimo futuro”. 
3 giugno 2011
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