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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Farmaceutica. Aringhieri: “Human Technopole può diventare il motore tricolore dell’innovazione a livello internazionale”

immagine 8 ottobre - Così il presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria, al convegno Lavora nel biotech per la salute organizzato da Farmindustria nell’ambito di BergamoScienza, presso l’Istituto Tecnico statale per Geometri "Giacomo Quarenghi". "DNA, terapia genica, trattamenti personalizzati e farmaci biotech. Nuovi scenari un tempo inimmaginabil che schiudono opportunità incredibili per terapie sempre più efficaci".
“L’Italia è percepita dai nostri connazionali ai primi posti nel mondo per capacità di innovazione. È quanto emerge da un rapporto CheBanca!-Cotec realizzato dal Censis. E le ‘invenzioni’ più apprezzate sono quelle legate all’ambito farmaceutico (87,2%). È proprio così. Il nostro Paese ha molte potenzialità e una grande opportunità offerta da Human Technopole, che può diventare il motore tricolore dell’innovazione a livello internazionale. E può contare su un’industria competitiva a livello mondiale e all’avanguardia tecnologica, ormai 4.0, come quella farmaceutica. Con 30 miliardi di produzione (73% destinati all’export), 63.500 occupati (oltre 6.000 in ricerca), 2,6 miliardi all’anno di investimenti (1,4 in R&S e 1,2 in produzione), le nostre imprese rappresentano un’assoluta eccellenza. Innovare per permettere di vivere più a lungo e rivoluzionare in positivo anche la qualità di vita è la mission delle industrie del farmaco. Che grazie alla R&S, processo lungo e costoso, offrono nuove speranza di cura ai malati.” È quanto ha dichiarato Eugenio Aringhieri presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria, nell’incontro Lavora nel biotech per la salute presso l’Istituto Tecnico Giulio Natta - Chimica, Materiale e Biotecnologie, Liceo Scientifico, Opzione Scienza Applicate - alla presenza di molti studenti in programma oggi all’interno di BergamoScienza.


Un face to face con gli studenti moderato dai giornalisti scientifici Andrea Vico e Sergio Pistoi. Le storie della ricerca sono state raccontate dalla viva voce di due giovani ricercatori industriali e poi è seguito un dibattito proprio con Eugenio Aringhieri e Angelo Riccaboni, Presidente Fondazione CRUI. L’incontro, collegato al tour Geni a Bordo, vuole avvicinare i giovani, aiutandoli a orientare le loro scelte, universitarie e lavorative, con informazioni su un universo ancora poco conosciuto; quello delle biotecnologie.


“DNA, terapia genica, trattamenti personalizzati e farmaci biotech. Nuovi scenari un tempo inimmaginabili - continua Aringhieri – che schiudono opportunità incredibili per terapie sempre più efficaci. Già oggi in Italia i farmaci biotecnologici sono 202 per le più importanti aree terapeutiche. Sono 211 le aziende focalizzate sul farmaco biotech nel nostro Paese, che investono oltre 600 milioni in R&S e occupano circa 4.000 addetti. E i progetti di ricerca, compresi quelli per le malattie rare, sono 324. Risultati raggiunti perché l’Italia può contare su vere e proprie eccellenze. Con imprese del farmaco che ci credono e investono, anche sui giovani perché uniscono entusiasmo, coraggio, idee innovative e capacità di pensare fuori dagli schemi. Scommettiamo sul futuro - conclude Aringhieri - scommettendo sulle nuove generazioni.”
 
8 ottobre 2016
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