Sono circa 200mila le morti premature in Europa causate da difficoltà nell’aderenza alla terapia da parte dei pazienti. Il costo della non aderenza è stimato, in Unione Europea, come compreso tra 80 miliardi e 120 miliardi l’anno.
Per migliorare la qualità della vita dei cittadini, in particolare senior, e per aiutare i servizi sanitari nazionali a ottimizzare l’utilizzo delle risorse economiche, SIHA - Senior International Health Association, l’organizzazione europea di pazienti deputata alla protezione della salute e alla promozione dell’invecchiamento attivo, ha organizzato il I Congresso Europeo sull’Aderenza alla Terapia.
L’aderenza alla terapia come diritto per i pazienti cronici, l’importanza dell’awareness per le famiglie e i caregivers, per la medicina generale, le società scientifiche e gli specialisti, le infermiere, i farmacisti, le aziende farmaceutiche, le Istituzioni: sono questi i punti chiave della Carta Europea per l’Aderenza alla Terapia, elaborata nel corso del Congresso, conclusosi oggi a Rimini.
Il Congresso, promosso da SIHA – Senior International Health Association, e svoltosi con il Patrocinio del Parlamento Europeo e del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, ha avuto come Presidente
Giovanni La Via, Presidente della Commissione ENVI del Parlamento Europeo, e come Presidente Onorario
Gianni Pittella, Presidente del gruppo S&D del Parlamento Europeo.
Le società scientifiche europee sono state coinvolte nei due giorni di lavoro per analizzare i principali ostacoli all’aderenza alla terapia nelle principali aree terapeutiche (Dislipidemia, Ipertensione, Psichiatria, Urologia e Respiratorio).
Queste le società scientifiche coinvolte: EAS – European Atherosclerosis Society, EAU – European Association of Urology, EHRA - European Heart Rhythm Association, EPA - European Psychiatric Association, ERS - European Respiratory Society, ESC - European Society of Cardiology, ESH - European Society of Hypertension, SIP – Società Italiana di Pneumologia, SIU – Società Italiana di Urologia.