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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Influenza. Iss: “Gli immigrati si vaccinano meno degli italiani. Troppe barriere all’accesso”

immagine 28 novembre - Gli immigrati che ricorrono all’utilizzo del vaccino antinfluenzale sono meno della metà degli italiani, nelle stesse condizioni di salute. Il risultato, pubblicato su Plos One, è  frutto di uno studio del’Iss. Tra le cause ci sarebbero barriere di tipo culturale e linguistico. LO STUDIO
La vaccinazione antinfluenzale è gratuita per tutti, un diritto per chi risiede in Italia. Eppure tra gli immigrati il suo utilizzo non spopola affatto. Tra loro, solo il 16,9%  degli adulti ritenuti a rischio di complicanze ha deciso di vaccinarsi. Meno della metà rispetto al numero di cittadini italiani che, invece, ne fa uso:  circa il 40% della popolazione sopra i 18 anni.

Questi alcuni numeri emersi da uno studio pubblicato sulla rivista internazionale Plos One e condotto dai  ricercatori del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianze e Promozione della Salute (CNESPS) dell’ISS, in collaborazione con i colleghi dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) e dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT).

La ricerca ha indagato anche le cause di questa scelta anti-vaccino. Essendo questo un servizio reso gratuitamente, gli studiosi hanno concluso che la resistenza degli immigrati derivi da alcune barriere di tipo culturale e linguistico.

Questo studio si inserisce in un’indagine di più ampio respiro, condotta dall’ISTAT nel 2012-2013, che ha analizzato più genericamente le condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari. Gli scienziati hanno preso in considerazione un campione di oltre 40 mila residenti in Italia, tra i quali circa mille erano cittadini stranieri, considerati a rischio di complicanze per influenza, come anziani o persone affette da determinate patologie croniche.

L’indagine si è resa più che mai necessaria considerando che, negli ultimi 10 anni,  il numero di cittadini stranieri residenti in Italia è raddoppiato. E’stato inoltre stimato che, anche coloro che arrivano in buone condizioni di salute, diventano soggetti fragili a causa degli stili di vita che spesso sono costretti a seguire. Ciò determina una maggiore vulnerabilità di alcune fasce della popolazione, come anziani e malati, a patologie come quelle influenzali.

 

 

 

28 novembre 2016
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