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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Farmindustria e Federchimica: un patto per rilancio e occupazione

immagine 1 luglio - Siglato il 27 giugno un accordo tra la Farmindustria e la Federchimica per “rilanciare un modello positivo di relazioni industriali” con le organizzazioni sindacali. Come annunciano in una nota congiunta l’Associazione dei produttori di farmaci e la Federazione nazionale delle aziende del comparto chimico, il patto ha lo scopo di migliorare la competitività delle imprese e delineare gli ambiti del rinnovo contrattuale del 2012.
“In una fase di profondi cambiamenti e in un contesto di bassa crescita economica” la Farmindustria e Federchimica hanno lo scorso 27 giugno siglato un accordo “finalizzato a migliorare la competitività delle imprese e a delineare fin da ora gli ambiti del rinnovo contrattuale del 2012”, come si legge nella nota congiunta che le due organizzazioni hanno rilasciato. Si tratta, come viene ricordato, di un “positivo modello partecipativo di relazioni industriali settoriali”. Che ha trovato “nella produttività e nell’occupabilità i due temi sui quali le Parti hanno deciso di avviare un percorso congiunto” per “individuare possibili e opportune convergenze in vista dell’appuntamento negoziale”.
“Siamo da anni impegnati nel miglioramento dei fattori interni di competitività quali innovazione, qualità, organizzazione – afferma nella nota Luigi Mansi, vicepresidente Federchimica con delega alle Relazioni Industriali – questo impegno tuttavia non basta in un settore in cui la competitività dipende in modo rilevante da condizioni al di fuori del controllo delle imprese, riconducibili essenzialmente al Sistema-Paese, alla produttività di sistema, che non sono certamente favorevoli”. “Per questa ragione” prosegue “ferma restando l’azione congiunta nei confronti delle Istituzioni per scelte di politica industriale adeguate a migliorare la produttività di sistema, abbiamo ritenuto necessario condividere con le organizzazioni sindacali un impegno supplementare per promuovere la produttività del lavoro che rappresenta un elemento fondamentale della competitività, condizione necessaria per lo sviluppo delle imprese e dell’occupazione”.
Gli fa eco Ugo Di Francesco, delegato per i rapporti con le Organizzazioni sindacali di Farmindustria, che commenta così il patto: “È un’ulteriore conferma del senso di responsabilità delle parti, che da sempre caratterizza le relazioni industriali del settore”. “Siamo nel pieno di una trasformazione strutturale delle imprese del farmaco a livello internazionale, determinata dalla riorganizzazione dei modelli di ricerca, da scadenze brevettuali, fusioni e acquisizioni” aggiunge Di Francesco. “Proprio per questo è necessario puntare sull’innovazione e sulla produzione di eccellenza esistente in Italia, rendendo il sistema sempre più competitivo e in grado di attrarre nuovi investimenti. Anche attraverso forme di flessibilità e attenzione alla contrattazione aziendale, strumenti in grado di rispondere alle esigenze di imprese e lavoratori.
È un modello da condividere con tutte le parti, per tutelare la qualità delle risorse umane del settore, un vero e proprio patrimonio, che bisogna confermare e accrescere”.
 
1 luglio 2011
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