(Reuters Health) - Secondo alcuni ricercatori danesi il pretrattamento laser sembra essere il modo più efficace per migliorare la formazione di protoporfirina IX (PPIX) nella terapia fotodinamica (PDT). In un articolo on-line su
JAMA Dermatology pubblicato il primo febbraio,
Christiane Bay e colleghi, dell’Università di Copenaghen, hanno osservato che il pretrattamento fisico della pelle facilita l’assorbimento locale di agenti fotosensibilizzanti ed è consigliato per ottenere risultati ottimali. Tuttavia rimane sconosciuta l’efficacia relativa dei vari pretrattamenti ampiamente utilizzati nell’indurre la produzione di PPIX nella pelle umana.
Lo studio
A questo scopo il team di ricerca ha arruolato 12 volontari sani. Ciascun soggetto è stato sottoposto a preparazione standardizzata della cute con curettage, microdermoabrasione con spugne abrasive, microneedling (stimolazione cutanea con microaghi), ablazione laser frazionata (AFXL), non frazionata AFXL e nessun pretrattamento. Questo è stato seguito da tre ore di incubazione con metil-aminolevulinato cloridrato e successiva illuminazione con luce rossa. La fluorescenza PPIX ha raggiunto la più alta intensità in pelli pretrattate con AFXL. La mediana relativa a questo approccio era 8661. Nel pretrattamento con microdermoabrasione, la mediana corrispondente era 6731, in quello con microneedling era 5609 e nel curettage 4765. Livelli di fluorescenza più bassi sono stati rilevati in pelli pretrattate con laser non frazionato (non AFXL), mentre il livello più basso di tutti è stato rilevato in pelli non trattate del tutto (mediana, 239 AU).
Fonte: JAMA Dermatol 2017
David Douglas
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Scence)