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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Giornata del Sonno. I dentisti lanciano l’allarme apnee notturne

immagine 16 marzo - Possono essere più di 2milioni gli italiani che, senza esserne a conoscenza, soffrono di Sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome - Osas), un disturbo caratterizzato da ripetute pause nella respirazione durante il riposo notturno dovute all’ostruzione delle vie aeree. La campagna della Fondazione Andi Onlus.
Possono essere più di 2milioni gli italiani che, senza esserne a conoscenza, soffrono di Sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome - Osas), un disturbo caratterizzato da ripetute pause nella respirazione durante il riposo notturno dovute all’ostruzione delle vie aeree.

Russamento, sonnolenza diurna, perdita di attenzione, ridotta concentrazione e sensazione di stanchezza sono tra i principali sintomi, mentre tra le possibili conseguenze, oltre a un sensibile peggioramento della qualità della vita, ci sono infarto, cardiopatie e ipertensione.

La maggior parte delle persone minimizza i disturbi del sonno e i sintomi tipici delle Osas non pensando che facciano parte di una vera e complessa patologia. Allo stesso modo la maggior parte di coloro che soffrono di “cattivo riposo” non consulta il medico e si rassegna a una bassa qualità di vita sottovalutandone le conseguenze per la propria salute come il diabete, le patologie cardiovascolari per citarne alcune.
 
È per questo che in occasione della Giornata Mondiale del Sonno, il 17 marzo, Fondazione Andi Onlus - Associazione Nazionale Dentisti Italiani lancia la campagna "Allarme apnee notturne" per spiegare alle persone che le alterazioni del sonno possono compromettere, anche gravemente, la salute generale dell’individuo e che possono essere curate.

In quella giornata i cittadini potranno recarsi negli studi degli associati ANDI aderenti all’iniziativa di tutta Italia per ricevere corrette informazioni e per prendere parte a una vera e propria campagna di screening con questionari dedicati, a seguito dei quali i casi positivi verranno rinviati a centri specialistici del sonno per esami più approfonditi e per la definizione di terapie mirate.

L’approccio terapeutico a questa sindrome, che vede coinvolti diversi apparati, deve necessariamente essere multidisciplinare con il coinvolgimento di un team che comprende lo specialista in medicina del sonno, lo pneumologo, il neurologo, l’otorino-laringoiatra e il cardiologo. Oggi però l’odontoiatra ha un ruolo importante come “sentinella diagnostica” provvedendo, per quanto di propria competenza, alla individuazione dei soggetti a rischio e alla eventuale presa in carico terapeutica di chi è soggetto alle apnee ostruttive. Un numero sempre maggiore di studi ha infatti dimostrato che l’odontoiatra con la prescrizione dei cosiddetti dispositivi intraorali (Mad) può intervenire terapeuticamente nelle forme lievi e moderate dell’Osas in alternativa a presidi come la Cpap (Continuous Positive Airway Pressure).

Grazie alla campagna Allarme apnee notturne i cittadini conosceranno le Osas e le loro conseguenze e apprenderanno a come poter interpellare con serenità i dentisti ANDI, a loro volta opportunamente formati.

Lorenzo Proia
16 marzo 2017
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