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QS Edizioni - giovedì 16 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Tonsille. L’incisione chirurgica efficace quanto l’asportazione

di Marilynn Larkin
immagine 21 marzo - Nel trattamento delle infezioni a carico delle tonsille, nei bambini che soffrono di apnee ostruttive del sonno, l’incisione chirurgica per rimuovere il pus non sembra meno efficace dell’asportazione delle tonsille stesse. È quanto emerge da uno studio svedese.
(Reuters Health) – La tonsillotomia – ovvero l’incisione delle tonsille allo scopo di asportare il pus – ‘non è inferiore’ alla tonsillectomia – l’asportazione delle tonsille – nel trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno (OSA) nei bambini piccoli, ma comporta un rischio di recidiva dell’OSA e la necessità di ripetere l’intervento. E’ quanto sostengono Anna Borgstrom e colleghi del Karolinska Institute di Stoccolma nel loro articolo pubblicato da Pediatrics.
 
Negli ultimi anni, secondo i ricercatori svedesi, la adenotonsillotomia è emersa come alternativa all’adenotonsillectomia nel trattamento dell’OSA in età pediatrica perché è associata a una morbilità postoperatoria inferiore. Ecco perché Borgstrom e colleghi hannovoluto verificare gli esiti dei due approcci utilizzando, per la prima volta, i dati polisonnografici.
 
Lo studio
Il team ha randomizzato 79 bambini dai 2 a 6 anni con OSA (Apnea-Ipopnea – Index, AHI da 5 a 30) sottoposti a tonsillectomia o tonsillotomia. Per questo studio in tutti i partecipanti sono stati valutati al basale e un anno dopo l’intervento, tramite la polisonnografia e il questionario OSA-18 . Si è così evidenziato che la differenza media di AHI nel postoperatorio era 0,83 e precisamente dopo tonsillectomia, l’AHI è diminuito da una media di 12,7-2,0, e dopo tonsillotomia, 15,8-4,0. I
 
noltre, miglioramenti significativi nella polisonnografia e nel test OSA-18 sono stati osservati in entrambi i gruppi, senza differenze significative. In ogni caso cinque bambini (13%) nel gruppo della tonsillotomia hanno mostrato in seguito la necessità di reinterventi ripetuti per la ricrescita delle tonsille e la recidiva di OSA. Gli autori hanno concluso precisando che, in linea generale, se un bimbo presenta alterazioni della polisonnografia prima dell’intervento non è un buon candidato per l’adenotonsillotomia.

Fonte: Pediatrics 2017

Marilynn Larkin

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
21 marzo 2017
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