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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Cancro. Con cure palliative meno ricoveri e meno chemioterapia

di Lisa Rapaport
immagine 24 marzo - Le cure palliative possono offrire una migliore qualità della vita ai malati terminali. Lo conferma uno studio pubblicato dal Journal of Oncology Practice, che rende conto di come i ricoveri successivi ai trattamenti palliativi siano calati significativamente
(Reuters Health) - I pazienti terminali che durante la degenza in ospedale ricevono cure palliative riportano un miglioramento della qualità della vita, ricorrono meno alle terapie intensive, fanno registrare periodi di degenza e costi terapeutici minori. “Tuttavia – sottolinea Kerin Adelson del Yale Cancer Center di New Haven, nel Connecticut, autore principale dello studio –  sono ancora molti i pazienti che non ricevono le cure palliative”.

Lo studio
I pazienti osservati nel nuovo studio erano malati di cancro inseriti in un nuovo programma terapeutico, tutti ricoverati presso il Mount Sinai Hospital di New York City, con accesso alle cure palliative. Durante l’incontro con il team delle cure palliative venivano discussi gli obiettivi del trattamento, la pianificazione anticipata delle cure terminali e la pianificazione per il trasferimento dei pazienti fuori dall’ospedale.
 
Il team terapeutico includeva un medico, un infermiere, un assistente sociale e un ministro di culto. I ricercatori hanno identificato 65 pazienti idonei per il nuovo programma di cure palliative e li hanno confrontati con altri 48 pazienti di un gruppo di “pre-intervento”, ricoverati in ospedale prima dell’inizio del programma sulle cure palliative, ma idonei al programma. Il 39% dei pazienti nel gruppo di pre-intervento e l’80% delle persone nel gruppo del nuovo programma hanno poi effettivamente ricevuto  le informazioni e i consigli per le cure palliative.
 
Dopo l’avvio del programma si è visto che la  percentuale di pazienti che ha avuto ripetuti ricoveri entro 30 giorni dalla dimissione è scesa nel gruppo pre-intervento dal 35% al 18%. E le richieste di prescrizioni per la chemioterapia dopo le dimissioni sono scese dal 44% al 18% Nonostante le piccole dimensioni del campione, lo studio costituisce una prova importante di quanto le cure palliative possano costituire un ulteriore sostegno per i malati terminali o comunque gravi e per le loro famiglie.

Fonte: J Oncol Pract 2017

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
24 marzo 2017
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