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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Alzheimer. Una malattia sempre più vissuta in casa

di Julie Steenhuysen
immagine 29 maggio - I CDC degli Usa hanno redatto un rapporto sulla malattia di Alzheimer negli USA. Nell’arco di un quindicennio, i decessi sono aumentati del 50%, anche a causa dell’aumentata aspettativa di vita. Cresce anche il numero dei pazienti che rimangono a casa.
(Reuters Health) – Dal 1999 al 2014 i decessi per malattia di Alzheimer negli USA sono aumentati di oltre il 50%. E la percentuale è destinata a salire, in considerazione del progressivo invecchiamento della popolazione e dell’allungamento dell’aspettativa di vita. Inoltre, secondo il rapporto pubblicato dagli U.S. Centers for Disease Control and Prevention (CDC), una più ampia percentuale di soggetti affetti dalla patologia muore in casa piuttosto che in ospedale. Il numero di statunitensi over 65 che convivono con la malattia di Alzheimer è destinato quasi a triplicarsi, raggiungendo i 13,8 milioni entro il 2050. Fra il 1999 e il 2014 la percentuale di pazienti deceduti in una struttura clinica è scesa di oltre la metà, toccando il 6,6% nel 2014, rispetto al 14,7% nel 1999, mentre il numero di persone con Alzheimer decedute in casa è aumentato raggiungendo il 24,9% nel 2014, rispetto al 13,9% del 1999.

Fonte: Reuters Health News

Julie Steenhuysen

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
29 maggio 2017
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