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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Apixaban più efficace di warfarin nella prevenzione dell’ictus

immagine 2 settembre - Il nuovo farmaco, un inibitore orale diretto del Fattore Xa della coagulazione, rispetto a warfarin riduce del 21% il rischio di ictus ed embolia sistemica, del 31% quello di sanguinamento maggiore e dell'11% di morte.
Sono stati presentati in contemporanea sul New England Journal of Medicine e nel corso del congresso dell’European Society of Cardiology (ESC) i risultati del clinico di Fase III ARISTOTLE, che ha valutato apixaban in uno studio di confronto con warfarin nella prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica in 18.201 pazienti affetti da fibrillazione atriale e con almeno un fattore di rischio per ictus.
Il nuovo farmaco, un inibitore orale diretto del Fattore Xa della coagulazione sviluppato da Bristol-Myers Squibb e Pfizer, ha dimostrato la capacità di ridurre il rischio di ictus ed embolia sistemica del 21 per cento, di sanguinamento maggiore del 31 per cento e di morte dell'11 per cento rispetto a warfarin.
“Il rischio di ictus nei pazienti affetti da fibrillazione atriale è un grave problema di salute pubblica che riguarda in particolare la popolazione anziana”, ha commentato Christopher B. Granger, dek Duke University Medical Center di Durham e ricercatore principale dello studio.
La fibrillazione atriale, infatti, colpisce più di più di 8 milioni di persone in Europa, circa 1 individuo su 4 tra gli over 40. E la conseguenza più seria è l'aumento del rischio di ictus, che è circa 5 volte più alto in chi è affetto dall’aritmia. Come se non bastasse, gli ictus dovuti alla fibrillazione atriale sono più gravi e invalidanti rispetto a quelli non derivanti dalla patologia: il 24 per cento di morti subentra entro il mese successivo all’evento e il 50 per cento a un anno. 
2 settembre 2011
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