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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Paura sangue infetto in Usa. I Cdc: siamo vulnerabili alla Babesia

immagine 7 settembre - Uno studio coordinato dai Centers for Disease Control and Prevention mostra che negli ultimi 30 anni il parassita ha bucato per 160 volte la rete di sicurezza del sangue americano. Ma non esistono test di screening per escludere i donatori infetti.
La Babesia, un parassita dei globuli rossi, si sta trasmettendo attraverso trasfusioni di sangue infetto negli Usa. Lo sostiene uno studio coordinato dai Centers for Disease Control and Prevention che ha analizzato i dati relativi ai casi di babesiosi (o piroplasmosi) insorti a seguito di trasfusione negli ultimi 30 anni. 
La parassitosi è una condizione potenzialmente letale, ma comunque curabile che si trasmette soprattutto attraverso il morso di zecca.
Lo studio, pubblicato sugli Annals of Internal Medicine (leggi), ha registrato 159 casi tra il 1979 e il 2009, la maggior parte dei quali (il 77 per cento) verificatisi dopo il 2000. 
Gli autori sottolineano la necessità di mettere in atto strategie di prevenzione, come l’esclusione di donatori infetti. Il problema principale è tuttavia che ad oggi la Food and Drug Administration non ha approvato alcun test per lo screening dell’infezione. Perciò non resta che confidare nei medici. 
“Vogliamo che i medici siano più attenti alla babesiosi e che tengano conto della piccolissima possibilità che possa essere trasmessa attraverso le trasfusioni”, ha allertato Barbara Herwaldt, epidemiologa dei Cdc e prima firmataria dello studio. “Se un paziente sviluppa una febbre senza spiegazioni apparenti o un’anemia emolitica, la bebesiosi deve essere considerata una possibile causa, indipendentemente dalla stagione o dalla regione in cui il paziente vive”, ha aggiunto la ricercatrice che ha sottolineato che anche i casi più severi di babesiosi rischiano di non essere diagnosticati correttamente se non si hanno bene in mente le caratteristiche della parassitosi, che talvolta è addirittura confusa con la malaria. 
La gran parte dei casi registrati dallo studio si sono verificati in 7 stati americani (Connecticut, Massachusetts, Minnesota, New Jersey, New York, Rhode Island, e Wisconsin), in particolare nei mesi caldi. Tuttavia, non sono mancati casi isolati in altre aree del paese e nei mesi freddi. 
7 settembre 2011
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