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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Alcol e cancro al colon: un’altra prova

immagine 15 settembre - Nessun rischio per chi si limita a un bicchiere al giorno. Ma se si arriva a 4 bicchieri il rischio sale del 20 per cento. E per chi supera anche questa soglia le probabilità di incorrere nel tumore aumentano del 50 per cento.
C’è una nuova conferma del nesso tra consumo di alcol e cancro al colon. Arriva da una metanalisi pubblicata sugli Annals of Oncology e a cui hanno preso parte anche ricercatori dell’Istituto Mario Negri.
Il team ha passato in rassegna 61 studi (22 asiatici, 2 australiani, 13 europei e 24 nordamericani) pubblicati prima del 2010 rilevando come il rischio sia strettamente connesso alle dosi consumate.
Se un bicchiere al giorno non sembra sortire alcun effetto, basta aumentare i consumi per far balzare in alto il rischio di cancro: per chi consuma più di un bicchiere (circa 10-15 grammi) ma sta sotto i 50 grammi (4 bicchieri) al giorno le probabilità di incorrere in un tumore si alzano del 21 per cento, se si supera questa quantità il rischio aumenta addirittura del 52 per cento.
Le critiche allo studio non sono mancate.
Dal sito dell’International Scientific Forum on Alcohol Research, un think tank coordinato dall’Institute on Lifestyle & Health of Boston University School of Medicine, pur esprimendo apprezzamento per la qualità metodologica dello studio, diversi ricercatori hanno espresso dubbi. Lo studio non dice nulla per esempio sulla tipologia di bevanda consumata. “La vera domanda che merita risposta ed è di grande interesse dal punto di vista clinico ed epidemiologico è se possiamo differenziare il rischio di cancro a seconda del tipo di bevanda”, si legge.
Altrettanto importante il fatto che lo studio non prenda in considerazione i modelli di consumo: “È sempre più chiaro che il consumo moderato e regolare possa apportare benefici alla salute e produrre pochi effetti avversi, rispetto al consumo concentrato in uno o due giorni alla settimana”, dicono i diversi esperti che hanno commentato lo studio.
Aspetti che meritano un ulteriore approfondimento. 
15 settembre 2011
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