toggle menu
QS Edizioni - martedì 14 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Allergie: la dieta in gravidanza può prevenirle

immagine 15 settembre - Il consumo di acidi grassi polinsaturi presenti nel pesce, nell'olio di noce o nei semi di lino influisce sul modo in cui si sviluppa il sistema immunitario intestinale e sulla risposta dell’organismo agli allergeni.
Se la dieta della mamma, durante la gravidanza, contiene uno specifico gruppo di acidi grassi polinsaturi (n-3 PUFA, tra cui quelli che si trovano nel pesce, nell'olio di noce o nei semi di lino) il nascituro potrebbe avere un rischio ridotto di soffrire di allergie.
È questo il risultato di uno studio francese pubblicato sul Journal of Physiology. Non è la prima volta che il consumo di questi alimenti viene associato a una riduzione del rischio di sviluppare allergie, ma questa volta i ricercatori sembrano aver svelato il meccanismo che è alla base di questo collegamento.
“Il nostro studio indica che un certo gruppo di acidi grassi polinsaturi - conosciuti come n-3 PUFA - cambia il modo in cui si sviluppa l'intestino del bambino, che a sua volta potrebbe cambiare il modo in cui si sviluppa il sistema immunitario intestinale. Questi cambiamenti potrebbero ridurre il rischio di sviluppare allergie in età adulta”, ha spiegato una delle autrici dello studio, Gaëlle Boudry, dell'Istituto nazionale di ricerca agronomica (INRA) francese. “Il risultato finale è che il sistema immunitario del bambino potrebbe svilupparsi e maturare più velocemente, portando a una migliore funzione immunitaria e minori probabilità di soffrire di allergie”.
Alla luce dei risultati dello studio, il team è convinto di aver identificato una delle cause dell’esplosione di allergie nei Paesi occidentali. Infatti, ha affermato Boudry “nella dieta occidentale, il gruppo di acidi grassi polinsaturi che abbiamo dimostrato aiutano la funzione dell'intestino stanno scomparendo”. 
15 settembre 2011
© QS Edizioni - Riproduzione riservata