toggle menu
QS Edizioni - mercoledì 8 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Vaccini. In Romania licenziati amministratori aree “non virtuose”

immagine 28 luglio - Il Ministero della Salute romeno ha licenziato tutti gli amministratori delle circoscrizioni del Paese a bassa copertura vaccinale e si appella al Governo affinché venga messa a punto una legge ad hoc per combattere l’epidemia di morbillo che ha già provocato 32 morti nel Paese
(Reuters) – In Romania serve una legge sui vaccini e bisogna modernizzare i servizi medici per fermare l’epidemia di morbillo che ha reso il Paese maglia nera in Europa per numero di contagi. A lanciare l'appello è il Ministro della Salute locale che, negli scorsi giorni, ha anche licenziato gli amministratori delle circoscrizioni nelle quali erano stati registrati bassi tassi di vaccinazione e ha dichiarato che una bozza della legge in materia sarà presto discussa dal governo.

Secondo lo European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), si sta assistendo a un inasprimento delle norme sulla vaccinazione in Europa, dove un calo nell’immunizzazione ha causato un deciso aumento di malattie come morbillo, varicella e parotite.

In Romania il Ministero ha reso noto che sono 224.202 i bambini di età compresa tra i nove mesi e i nove anni che devono essere ancora vaccinati contro il morbillo. Dall’inizio di un’epidemia di morbillo a febbraio 2016, la Romania ha riportato 8.246 casi in bambini e adulti, con 32 decessi in tutto il Paese ma soprattutto in alcune zone occidentali dove il tasso di vaccinazione si attestava al di sotto del 50%. Il calo nei tassi di immunizzazione si è reso più forte negli ultimi due anni, sia per problemi di natura burocratica, a causa della difficoltà che hanno riscontrato diverse famiglie a registrarsi con i medici di base, sia per problemi di natura culturale, molti genitori, infatti, hanno rifiutato di vaccinare i figli. Ad aggravare la situazione, la mancanza di un registro dei bambini vaccinati e/o da vaccinare idoneo, a causa di problemi logistici, come la difficoltà di accesso ai servizi sanitari di base e ai medici di famiglia.

Interrompere la trasmissione di morbillo richiede almeno il 95% della copertura vaccinale con due dosi. Il Ministero della salute ha dichiarato che nel 2016, il tasso di copertura si è attestato all’86% per la prima dose e al 67% per la seconda.

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
28 luglio 2017
© QS Edizioni - Riproduzione riservata