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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Cnb: togliere il segreto sui farmaci per tutelare i pazienti

immagine 28 maggio - Il Comitato nazionale per la Bioetica - nella riunione plenaria di oggi - ha approvato all’unanimità il Parere sul Segreto nelle procedure riguardanti il sistema regolatorio dei farmaci auspicando che, seppur “con regole ben definite”, la segretezza venga eliminata per “far prevalere l’interesse degli ammalati rispetto agli interessi degli industriali”. Il documento del Cnb sarà diffuso lunedì.
Una nota pubblicata sul sito del Governo spiega intanto che il Parere è stato elaborato dal gruppo di lavoro coordinato da Silvio Garattini e tratta gli aspetti etici sollevati dalla secretazione dei dati sia nella procedura relativa all’autorizzazione dei nuovi farmaci, sia nelle informazioni concernenti l’evoluzione del farmaco dopo l’immissione sul mercato.
Il Comitato nazionale per la bioetica, si legge nella nota, ritiene che “l’etica richieda la piena disponibilità dei dati – con regole ben definite – a società scientifiche o associazioni di pazienti e consumatori, limitatamente ai dati farmaco-tossicologici ed agli studi clinici, visto che i pazienti partecipano gratuitamente e con rischio (seppur limitato) alla sperimentazione”.

Invece, continua il comunicato, “le autorità regolatorie sono obbligate al segreto in base a disposizioni legislative europee e si limitano perciò a rendere pubblici solo documenti riassuntivi riguardanti la documentazione e le procedure in base alle quali viene autorizzato un nuovo farmaco all’immissione in commercio”. Questo perché “le industrie farmaceutiche ritengono che sia un loro diritto mantenere il segreto per evitare la diffusione di informazioni che potrebbero essere utili alla competizione dato l’importante investimento che devono sostenere per lo sviluppo di un nuovo farmaco”.

Il Cnb sottolinea quindi come la Food and Drug Administration degli Stati Uniti metta già a disposizione tutti i dati, mentre ciò non avviene a livello dell’Ente europeo EMA e conseguentemente di tutte le agenzie nazionali. E auspica che in Europa “venga tolto il segreto perché è opportuno far prevalere l’interesse degli ammalati rispetto agli interessi degli industriali”.
28 maggio 2010
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