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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Scienza e Farmaci

La felicità allunga la vita

immagine 2 novembre - Lo dimostra uno studio dell’University College di Londra condotto su 3.800 persone tra i 52 e i 79 anni suddivisi in tre livelli di felicità: alto, medio e basso. In cinque anni di monitoraggio, il tasso di mortalità tra i meno felici è stato del 7,3% contro il 3,6% dei più felici.
Che la felicità allunghi la vita si dice da tempo. Certo, è più facile crederlo se si considera che la felicità possa essere legata a un più facile accesso a fattori di benessere oltre che alle cure. Ma non è solo questo. Uno studio dell’University College di Londra appena pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences – e riportato oggi sul The Telegraph - ha infatti dimostrato che indipendentemente dai fattori sociali, di genere, salute e benessere, le persone che sorridono alla vita, hanno il 35% di rischio in meno di morire.
Lo studio ha preso in esame un campione di 3.853 persone di età compresa tra i 52 e i 79 anni, misurando il loro livello di felicità su una scala da 1 a 4 e suddividendo poi i pazienti in tre gruppi in base al tasso di felicità (alto, medio e basso). Dopo 5 anni di monitoraggio, nel gruppo dei molto felici la percentuale di decessi è risultata pari al 3,6%, contro il 4,6% del gruppo intermedio e il 7,3% del gruppo meno felice. Aggiustati i risultati in modo da annullare l’interferenza di altri fattori, quel che emerge dallo studio è che chi si ritiene più felice registra un rischio di mortarlità del 35% più basso rispetto agli infelici.
Sebbene non sia ancora possibile “stabilire con certezza che la felicità sia direttamente collegata a una più lunga sopravvivenza”, secondo Andrew Steptoe dell’University College di Londra che ha condotto la ricerca, “ci sono forti evidenze del legame tra alcuni aspetti che compongono la felicità, come i buoni rapporti sociali, e un migliore stato di salute”.
 
2 novembre 2011
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