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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Perdita dell'udito in tarda età? Potrebbe essere colpa dei reni

di Marilynn Larkin
immagine 5 maggio - Il problema a livello di funzionalità renale sarebbe collegato all'aumento dei livelli di cistatina C e alla riduzione della filtrazione glomerulare evidenziata da questo biomarker. Lo studio su Jama Otolaryngology-Head and Neck Surgery
(Reuters Health) – Una ridotta funzionalità renale potrebbe portare, nel lungo termine, a un danno uditivo correlato all'età. È quanto suggerisce una ricerca guidata da Carla Schubert, dell'Università del Wisconsin di Madison (Usa), e pubblicata su Jama Otolaryngology-Head and Neck Surgery.

Lo studio
I ricercatori americani hanno analizzato i dati di uno studio sulla perdita dell'udito condotto a Beaver Dam, nel Wisconsin. In tutto, 863 partecipanti, che non avevano problemi uditivi all'inizio dello studio, sono stati esaminati nei 20 anni successivi. Schubert e colleghi hanno usato come biomarker per la valutazione della velocità di filtrazione glomerulare, la concentrazione nel siero di cistatina (CysC).

I risultati
Sarebbe emerso che la concentrazione sierica di CysC sarebbe associata a un aumento del rischio di sviluppare alterazione dell'udito correlata all'età, anche dopo aver considerato fattori di rischio come la dipendenza dal fumo, la circonferenza vita e i livelli di emoglobina glicata. Inoltre, una ridotta funzionalità della filtrazione glomerulare, compatibile con una malattia renale cronica moderata o più grave, sarebbe significativamente associata ad alterazione dell'udito. I risultati vanno comunque interpretati con cautela in quanto “questa ricerca non ha analizzato il nesso di casualità tra le due condizioni - spiega Schubert - È possibile che fattori simili, come il danno microvascolare, possano influenzare la salute dei reni e dell'udito”, ha però ipotizzato l'esperta.

Secondo Edwin Monsell, della Wayne State University di Detroit, nel Michigan (Usa), “nei pazienti con problemi uditivi sarebbe bene fare una valutazione medica generale per evidenziare eventuali problemi a livello cardiovascolare e la presenza di malattie renali”. In ogni caso, “la cistacina C non è un test di screening ma viene usato solo per valutare la gestione del paziente se i test di screening sono positivi”, ha precisato Monsell.

Fonte: Jama Otolaryngology-Head and Neck Surgery

Marilynn Larkin

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
5 maggio 2018
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