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QS Edizioni - domenica 5 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Dermatite atopica. Colpito fino all’8% degli italiani: è record europeo

immagine 21 maggio - È quanto emerge in uno studio, cui ha partecipato l’Università di Verona, pubblicato sulla rivista Allergy. Nei due terzi dei casi la malattia esordisce durante l’infanzia e va trattata tempestivamente perché può portare allergie e asma. Se ne parlerà al 93° Congresso della Sidemast dove sarà fatto anche il punto su melanomi e altri tumori della pelle
La dermatite atopica è la più comune malattia infiammatoria della pelle. Colpisce il 15-20% dei bambini, dà prurito talvolta così intenso da impedire di studiare, dormire, concentrarsi. Solo un terzo di queste forme esordisce in età adulta, mentre i due terzi sono una scomoda ‘eredità’ dell’infanzia. Nel bambino va trattata subito perché bloccarla significa, in molti casi, evitare l’esordio di allergie e asma. Ma la novità è che anche molti adulti ne soffrono: una recente indagine internazionale che ha coinvolto anche l’Italia, evidenzia nel nostro paese un’incidenza di dermatite atopica fino all’8 % degli over 18.
 
Lo rivela uno studio pubblicato di recente dalla rivista Allergy condotto da uno staff internazionale di specialisti, tra cui Giampiero Girolomoni, co-presidente del 93° congresso nazionale della Sidemast che si terrà a Verona dal 23 al 26 maggio alla presenza di oltre mille specialisti provenienti da tutta Italia.
 
La ricerca è stata effettuata su un campione di 100mila persone adulte residenti in Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Giappone. Il risultato è sorprendente. L’Italia è il paese dove si registra la maggior incidenza di dermatite atopica negli adulti: l’8,1% degli intervistati ammette di soffrirne, a fronte di una media del 4,9% emersa dalla totalità del campione.
 
Ma sotto i riflettori del Congresso anche i tumori della pelle, in particolare il melanoma, in continuo aumento. In questo ambito appare sempre più evidente l’importanza della diagnosi precoce per identificarne la fase inziale di crescita e quindi limitare la possibilità di dare origine a metastasi.
 
Durante il Congresso SIDeMaST si affronteranno tutte le novità riguardanti l’utilizzo di strumenti diagnostici all’avanguardia quali la dermatoscopia e la microscopia confocale. “Nel 2017 in Italia sono stati circa 14.000 i nuovi casi di melanoma della cute, 7.300 tra gli uomini e 6.700 tra le donne – spiega il presidente di Sidemast, Piergiacomo Calzavara Pinton – se si considerano le fasce di età, il melanoma rappresenta il 9% dei tumori giovanili negli uomini (seconda neoplasia più frequente), il 3% e il 2% nelle fasce di età tra i 50-69 e i 70 anni, nelle donne rappresenta il 7% dei tumori giovanili, secondo dati AIRTUM. Un altro tema importante è quello della prevenzione in ambito dermatologico delle patologie della cute dell’anziano: la diagnosi precoce di carcinomi baso e squamocellulari appare oggi di estrema attualità”.
 
Fondamentale appare inoltre educare i cittadini alla prevenzione dai danni del sole. “Oggi molte persone non sono informate e fanno più danni che altro. La fotoprotezione locale e orale è spesso fatta in maniera sbagliata, bisogna conoscere le giuste regole per esporsi al sole. Presto avremo le nuove linee guida proprio in questo ambito”.
 
Un altro argomento sotto i riflettori del Congresso Sidemast sarà quello della psoriasi, una delle più comuni malattie cutanee che riveste anche carattere sociale, poiché colpisce in media il 3% circa della popolazione mondiale e ha un profondo impatto sulla qualità della vita dei pazienti. Durante i lavori, saranno presentate le ultime evidenze provenienti dagli studi clinici e dalle esperienze di real life su tutti i farmaci attualmente in commercio e su quelli che saranno introdotti nei prossimi anni. “L’obiettivo è quello di discutere i diversi approcci terapeutici alla psoriasi, valutando i criteri di scelta personalizzata – afferma Antonio Costanzo, co-presidente del Congresso Sidemast e direttore della Clinica Dermatologica dell’Università Humanitas di Milano –  Il paziente rimane infatti il centro attorno al quale ruota la ricerca e l’attenzione del clinico”.
21 maggio 2018
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