(Reuters Heallth) - Un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic di Rochester in Minnesota, guidati da
James Watson, ha preso in considerazione 202 pazienti che hanno ricevuto, complessivamente, 604
blood patch epidurali, valutandoli in modo retrospettivo. Di questi impianti, 473 erano a singolo livello, con 349 lombari, 75 erano a due livelli e 56 erano a tre o più livelli. Le procedure di
blood patch epidurali si sono rivelate più efficaci, a tre mesi, quando venivano effettuate a due o più livelli. Inoltre, l’approccio a due livelli di maggior successo è stato quello che coinvolgeva i siti toracico e lombare inferiore, con una durata media di successo di 74 giorni.
“Questo studio ha analizzato la più ampia corte di pazienti con perdite spontanee di liquido cerebrospinale”, ha sottolineato Watson. “Queste procedure vengono spesso eseguite empiricamente, in alcuni casi senza localizzare la perdita, spesso non individuabile”, ha spiegato l’esperto, evidenziando che “gli approcci tecnici per eseguire la procedura variano in modo significativo”, inclusi il volume iniettato e se vengono usati sangue, colla di fibrina o entrambi.
Fonte: American Academy of Pain Medicine
Lorraine Janeczko
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)