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QS Edizioni - sabato 4 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Global Disability Summit 2018. Il decalogo Oms sui diritti delle persone con disabilità 

immagine 24 luglio - Ospitato dal governo del Regno Unito, e co-ospitato dall'International Disability Alliance e dal governo del Kenya, il primo Global Disability Summit 2018 celebra i risultati e i diritti delle persone con disabilità e sottolinea il ruolo che l'innovazione e la tecnologia possono svolgere per migliorare le loro vite. LA CARTA DEL CAMBIAMENTO.
Il 24 luglio 2018 circa 700 leader di organizzazioni di persone con disabilità, governi, agenzie di finanziatori e aziende tecnologiche si riuniscono al Queen Elizabeth Olympic Park a Londra per il primo Global Disability Summit 2018.
Ospitato dal governo del Regno Unito, e co-ospitato dall'International Disability Alliance e dal governo del Kenya, il Summit celebra i risultati e i diritti delle persone con disabilità e sottolinea il ruolo che l'innovazione e la tecnologia possono svolgere per migliorare le loro vite.
 
Globalmente, una su 7 persone vive oggi con una qualche forma di disabilità, la maggioranza nei paesi a basso e medio reddito. In questi contesti, la disabilità è allo stesso tempo una causa e una conseguenza della povertà, poiché le persone con disabilità spesso devono affrontare ostacoli significativi che impediscono loro di partecipare pienamente alla società, compreso l'accesso ai servizi sanitari e il raggiungimento dell'istruzione e dell'occupazione.
 
La visione dell'Oms è quella di un mondo inclusivo in cui tutte le persone sono in grado di vivere una vita di salute, conforto e dignità. Governi, educatori, datori di lavoro e altri possono garantire tutto questo creando le politiche e gli ambienti necessari alle persone con disabilità per vivere efficacemente nel mondo. 
 
La principale priorità dell'Oms nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è la copertura sanitaria universale, il che significa che tutti, indipendentemente da dove vivono, dovrebbero avere i servizi sanitari compresi quelli di riabilitazione di alta qualità e i prodotti di assistenza di cui hanno bisogno senza affrontare difficoltà finanziarie. 
 
L'Oms si impegna a rendere la copertura sanitaria universale inclusiva e rispondente alle esigenze delle persone con disabilità.
 
E dal Global disability Summit 2018 arriva la “Carta per il cambiamento”.
 
L’obiettivo comune è assicurare i diritti, le libertà, la dignità e l'inclusione per tutte le persone con disabilità.
 
Progressi importanti sono stati compiuti nel decennio dall'adozione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle persone con disabilità (CRPD). Ma si deve fare di più. Si deve lottare per un vero cambiamento attraverso l’attuazione della convenzione e gli obiettivi di sviluppo sostenibile per le persone con disabilità. 
 
La Carta illustra un decalogo di azioni per centrare gli obiettivi Oms.
 
1. Catalizzare la volontà politica e la leadership per trasformare le promesse in cambiamenti; in piani a lungo termine su cui investire, da implementare e aggiornare.
 
2. Promuovere la leadership e la rappresentanza diversificata di tutte le persone con disabilità perché siano al centro del cambiamento come leader, partner e sostenitori. Questo include il coinvolgimento attivo e la consultazione di persone con disabilità di tutte le età.
 
3. Eliminare lo stigma e la discriminazione attraverso la legislazione e le politiche, promuovendo leadership e sfidando costantemente gli atteggiamenti e le pratiche dannose. Tutte le persone meritano dignità e rispetto.
 
4. Promuovere progressi e azioni di supporto per un'istruzione di qualità inclusiva per le persone con disabilità, con le risorse necessarie per mettere in pratica i piani: ogni bambino ha il diritto di imparare fin dalla nascita.
 
5. Andare verso l'empowerment economico e l'inclusione finanziaria in modo che le persone con disabilità possano godere di un lavoro dignitoso e raggiungere l'indipendenza finanziaria. Ciò significa creare posti di lavoro migliori e più numerosi, fornire protezione sociale, assicurare la necessaria formazione professionale, rendere i posti di lavoro accessibili e assumere persone con disabilità.
 
6. Rivoluzionare la disponibilità e la convenienza delle tecnologie assistive appropriate, incluso il digitale, che
consentirà alle persone con disabilità di partecipare pienamente e contribuire alla società.
 
7. La pratica del cambiamento rende tutte le azioni umanitarie pienamente inclusive e accessibili alle persone con disabilità. Va prevista  in tutti i settori la riduzione dei rischi e gli aiuti umanitari e attuati gli impegni nella Carta "Inclusione di persone con disabilità nell'azione umanitaria".
 
8. "Non lasciare nessuno indietro" e portare ai primi posti chi è ultimo. Vanno difesi i diritti delle persone emarginate con disabilità, di tutte le età, colpite da qualsiasi forma di discriminazione, in particolare donne e ragazze con disabilità.
 
9. Raccogliere e utilizzare dati e prove per comprendere e affrontare la scala e la natura delle sfide che affrontano le persone con disabilità, utilizzando strumenti testati tra cui il Washington Group Disability Question.
 
10. Mantenere e rendere conto delle promesse fatte. Rivedere gli impegni individuali, valutarli e pubblicarli su base regolare, con i risultati, on-line.
 
 
 
24 luglio 2018
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