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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Scienza e Farmaci

Iperplasia prostatica benigna. L’Italia esporta una nuova cura

immagine 19 settembre - La metodica è una alternativa non chirurgica, senza bisogno di ricorrere all’anestesia generale, effettuata sempre con laser, ma per via perineale con aghi e fibre ottiche estremamente sottili sarà presentata al Congresso Mondiale di Endourologia che si terrà a Parigi da domani al 23 Settembre.
È tutta italiana la metodica per curare l’Iperplasia Prostatica Benigna senza fare ricorso alla chirurgia tradizionale: si chiama SoracteLite, e sarà presentata al Congresso Mondiale di Endourologia (WCE 2018, World Congress of Endourolgy), che si terrà a Parigi da domani al 23 Settembre. SoracteLite è “una alternativa non chirurgica, senza bisogno di ricorrere all’anestesia generale, effettuata sempre con laser, ma per via perineale con aghi e fibre ottiche estremamente sottili (0.3 millimetri)”.
 
La Iperplasia Prostatica Benigna è una patologia molto diffusa nella popolazione maschile sopra i 50 anni ed è molto debilitante. Tra i sintomi i più fastidiosi sono la difficoltà a iniziare la minzione e l’incompleto svuotamento della vescica.
 
La casistica in grado di certificare questa nuova metodica è stata raccolta dal dott. Gianluigi Patelli, il primo a sperimentare Saractlite presso il centro di Alzano Lombardo (BG) e seguito con successo nei centri clinico ospedalieri di Roma, Napoli e Cosenza.
 
“La nuova metodologia – si legge in una nota - è stata resa possibile da un’applicazione ad altissimo valore tecnologico frutto del lavoro di Elesta (azienda partecipata da El. En, leader mondiale della produzione di laser), che sviluppa e produce in Italia dispositivi medici hi-tech nel settore dell’interventistica micro-invasiva. SoracteLite fa parte di una metodica che dopo i successi ottenuti nei centri italiani si sta diffondendo all’estero e il prof. T. De Rejike, urologo dell’AMC di Amsterdam coordina il registro internazionale, presentato  a Ginevra, alla Clinique Le Colline, dal dott. Regusci a urologi e radiologi interventisti provenienti dai maggiori centri europei e dalla Cina”.
19 settembre 2018
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