“Lo stato attuale delle conoscenze sconsiglia l’utilizzo dell’idrossiclorochina, in associazione con lopinavir/ritonavir o con azitromicina, al di fuori di studi clinici. Poiché l’uso terapeutico dell’idrossiclorochina è ormai entrato nella pratica clinica sulla base di evidenze incomplete, è auspicabile la partecipazione a studi randomizzati che ne valutino l’efficacia”.
È quanto sottolinea l’Agenzia del farmaco in una nuova scheda relativa all’utilizzo di idrossiclorochina per la terapia dei pazienti affetti da COVID-19 aggiornata con una revisione critica delle ultime evidenze di letteratura e riporta in modo chiaro le prove di efficacia e sicurezza disponibili al momento, fornendo ai clinici elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto fra i benefici e i rischi sul singolo paziente.
30 aprile 2020
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