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QS Edizioni - mercoledì 1 maggio 2024

Scienza e Farmaci

Diete e attività fisica. Per dimagrire non serve esagerare

immagine 5 luglio - Niente più diete drastiche o attività fisica estenuante: per non ingrassare basta fare qualche passeggiata in più e cambiare leggermente la dieta. In questo modo si corregge il bilancio energetico, e non c’è bisogno di mangiare molto di meno per rimanere in forma. Uno nuovo studio su Circulation.
Sentiamo dire continuamente che per vivere più a lungo dobbiamo mangiare meno. O magari fare molto sport. Eppure, l’indicazione del restringimento calorico o quella dell’aumento dell’attività fisica, che ormai vengono date in quasi tutti i sistemi sanitari nazionali e dalle istituzioni anche attraverso i canali di comunicazione, non ha ancora prodotto nessun effetto sull’epidemia – così la chiamano in molti – di obesità, che continua a diffondersi in tutto il mondo. Forse allora il problema è che è il messaggio ad essere impreciso: la realtà è che non bisogna per forza mangiare molto meno, o fare molto più sport, quanto mangiare e muoversi in maniera più “intelligente”. Questo quanto suggeriscono in uno studio sulla rivista Circulation alcuni ricercatori del Anschutz Health and Wellness Center dell’Università del Colorado.
 
La questione, insomma, non sarebbe tanto quella di diminuire drasticamente il cibo, o di spingere chi è in sovrappeso ad estenuanti sessioni in palestra, ma piuttosto promuovere un corretto bilancio energetico. In altre parole, l’obesità dipende da più fattori ed è sull’insieme che bisogna agire: tra questi c’è sicuramente anche il bilancio calorico giornaliero e l’attività fisica svolta, ma anche che tipo di energia si accumula (e dunque quanti e quali grassi si assumono), ad esempio. L’idea dovrebbe dunque essere quella di creare e mantenere uno stile di vita “regolato”, nel quale i meccanismi che incidono sul bilancio energetico sono tutti presi in considerazione. In questo modo, giurano gli esperti, non si arriva mai a dover dimagrire tanto, e si mantiene invece sempre un peso accettabile. “Finora quello che abbiamo fatto è stato dire alle persone di mangiare di meno e fare sport”, ha semplificato James O. Hill, primo autore dello studio. “E invece dovremmo dir loro sì di muoversi un po’ di più, ma soprattutto di mangiare in maniera più intelligente. Al 90% delle persone basterebbe infatti ridurre di 100 calorie il bilancio energetico per evitare di ingrassare, il che vuol dire semplicemente fare qualche passeggiata in più e qualche cambiamento – non necessariamente riduzione – nella dieta”.
Si cerca di ottimizzare la dieta, più che di ridurla all’osso, fino a diete assolutamente insostenibili per la maggior parte dei pazienti. “È una strategia che non ha funzionato in passato e non funzionerà in futuro”, ha commentato Hill. Anche perché una restrizione calorica molto importante è difficile da mantenere a lungo: ben presto il bilancio energetico torna ad essere a favore delle calorie ingerite, e così aumenta la massa, o meglio il grasso. Per evitare questo, l’attività fisica ha un ruolo molto importante, dato che se si fa sport si può mangiare un po’ di più, e a quel punto il bilancio energetico è salvo. “In sostanza, dunque, mangiare normalmente ma fare un po’ di esercizio fisico, sarà molto più facile che non diminuire la quantità di calorie ingerite per far sì che risultino comunque meno di quelle spese in una giornata troppo sedentaria”, ha concluso Hill. “Insomma, l’idea è quella di usare la logica, ed evitare anche di dover prendere decisioni drastiche quando ormai è troppo tardi, quando si è già sulla via dell’obesità: se per dimagrire molto è necessario uno sforzo grandissimo, e cambiamenti enormi nello stile di vita, per non ingrassare tanto basta cambiare di poco le proprie abitudini. Ed è uno sforzo che possiamo fare tutti”.
5 luglio 2012
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