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QS Edizioni - venerdì 17 maggio 2024

Le proposte operative degli esperti per la gestione del dolore

29 giugno - Ecco cosa prevede la strada verso il cambiamento culturale e verso una rivoluzione nella gestione del dolore che coinvolga tutti i livelli assistenziali e diverse professionalità sanitarie secondo il gruppo multidisciplinare di esperti autori del manuale “Dolore in Italia. Analisi della situazione e proposte operative” (Guido Fanelli, presidente della Commissione Terapia del Dolore e Cure Palliative del ministero della Salute; Andrea Mandelli, Presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani; Gian Franco Gensini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Firenze; Pier Luigi Canonico, presidente della Società Italiana di Farmacologia; Gianfranco Delle Fave Professore Ordinario di Gastroenterologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Pierangelo Lora Aprile, responsabile nazionale Area Cure Palliative e Terapia del Dolore della Società Italiana di Medicina Generale (Simg); Gioacchino Nicolosi, vice presidente vicario di Federfarma).

• La definizione di un metodo universalmente condiviso per affrontare il problema della diagnosi del tipo di dolore e la conseguente scelta razionale del farmaco, al fine di promuovere un processo assistenziale efficace basato sull’approccio integrato al paziente;

• la definizione di strumenti diagnostici e terapeutici per l’identificazione e il trattamento della sintomatologia dolorosa in maniera appropriata e specifica secondo il profilo clinico del paziente;

• l’istituzione di specifici percorsi formativi rivolti agli operatori sanitari al fine di creare nuove professionalità sempre più specializzate nella gestione del “paziente con dolore”;

• l’attivazione a livello nazionale di strutture sanitarie e di assistenza domiciliare che provveda a garantire le cure palliative e la terapia del dolore su base regionale in maniera omogenea. In particolare si intende sperimentare un nuovo modello organizzativo (AFT), che preveda la formazione di un gruppo di medici di medicina genera (MMG) referenti in tema di Cure Palliative e Terapia del Dolore. Tali MMG saranno in stretto contatto con HUB (Centri di Cura del Dolore specializzati e creati ad hoc) e SPOKE (Centri Ambulatoriali) verso i quali indirizzare i propri pazienti: questa struttura dovrebbe determinare un abbattimento degli accessi al Pronto Soccorso;

• la formazione del personale infermieristico e dei farmacisti che, coadiuvando l’intervento medico, svolgono una funzione importante nell’implementazione di un corretto approccio diagnostico-terapeutico al trattamento del dolore;

• lo sviluppo di tavoli di lavoro in tema di dolore - quali IMPACT – al fine di stimolare un approccio sempre più multidisciplinare alla gestione del dolore, attraverso il confronto fra specialisti, classe medica e operatori sanitari;

• favorire l’informazione e la comunicazione al cittadino, quindi la diffusione della consapevolezza che ogni cittadino ha diritto ad un’appropriata terapia del dolore;

• la semplificazione del sistema relativo alla gestione e dispensazione dei farmaci per la terapia del dolore.
In particolare:
- eliminare l’obbligo previsto per i farmacisti di inviare mensilmente all’Ordine competente una comunicazione riassuntiva delle confezioni di medicinali transitati e dispensati in regime privato;
- eliminare i formalismi prescrittivi con riferimento alle prescrizioni degli analgesici delle sezioni minori;
- semplificare il sistema sanzionatorio attuale attraverso l’abolizione della sanzione penale per le omissioni relative alla registrazioni e il mantenimento della sola sanzione amministrativa (salvo reati);
- semplificare la procedura attuale per lo smaltimento degli stupefacenti al fine di agevolare la gestione di tali farmaci.
 
29 giugno 2012
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