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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Bevere (Ministero Salute): “Il 4 dicembre si parte. Faremo il Portale della trasparenza”

24 ottobre - Cure transfrontaliere, a che punto siamo? L’occasione per mettere una riga l’ha offerta quest’oggi il convegno organizzato da Cittadinanzattiva-Tdm “Cure senza frontiere: da oggi si puo?”. E a mettere un po’ d’ordine ci ha pensato il direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Bevere che nel corso del suo intervento ha indicato il piano di azione che porterà al recepimento della direttiva Ue (dead line 4 dicembre).

Nel suo intervento Bevere ha voluto partire con una premessa che facesse meglio comprendere il contesto in cui si sta muovendo l’Italia. “Bisogna ragionare in merito all’applicazione della direttiva tenendo conto della situazione del Paese. Abbiamo 21 sistemi sanitari e con quasi la metà della popolazione italiana che subisce i Piani di rientro dal deficit. Per cui dobbiamo muoverci con cautela e attenzione per evitare di commettere errori che nel passato ci hanno portato ad un sistema in cui permangono forti crismi di disomogeneità nell’assistenza”.
“Non è immaginabile – ha ribadito il Dg – che quando sarà recepita la Direttiva avremo trattamenti differenti tra i Paesi Ue e soprattutto non volgiamo lasciare i nostri 21 sistemi sanitari decidere da soli”.
 
Ma a che punto siamo? Bevere ha spiegato come la bozza del decreto legislativo è in discussione con le Regioni e a breve vi saranno anche incontri con le associazioni di cittadini e malati, nonché con le rappresentanze professionali. Insomma, seppur con un po’ di ritardo, il Ministero vuole produrre un dlgs senza lasciare nulla al caso (tra rimborsi, autorizzazioni e quant’altro), al fine di evitare che l’applicazione della direttiva diventi un mero recepimento e che soprattutto la direttiva “diventi un improprio strumento di business”. Bevere ha poi notato come a livello europeo sia un po’ “mancata la regia. Ci saremmo dovuti vedere più volte ma così non è stato”. Ma in ogni caso ha annunciato che alla data del 4 dicembre, “il Punto di contatto nazionale sarà operativo, ma dovrà essere in ogni caso supportato dalle informazioni che arriveranno dalle Regioni”.
  
Ma le risorse ci sono? Il direttore della programmazione di Lungotevere a Ripa ha subito chiarito che i 121 milioni stanziati per la mobilità sanitaria transfrontaliera nella legge di stabilità serviranno a “ripianare i debiti per la mobilità passiva” pregressa e non per il recepimento della direttiva. In ogni caso Bevere ha specificato come siano già stati stanziati circa 6 milioni (Intesa espressa dalla Conferenza Stato – Regioni nella seduta del 20 aprile 2011 (Rep. Atti n. 83/CSR) sulla proposta del Ministro della Salute di Deliberazione del CIPE relativa all’assegnazione alle Regioni delle risorse vincolate alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l’anno 2011) per il Portale della trasparenza dei servizi per la salute, un progetto interregionale in materia di comunicazione ai cittadini per l’accesso ai servizi sanitari.
 
“Il nuovo Portale – ha specificato Bevere - consentirà di realizzare un sistema più completo e più rispondente alle esigenze di trasparenza dei cittadini. L’obiettivo del progetto è quello di proporre una nuova visione della comunicazione e della trasparenza, nonché la creazione di una sezione dedicata al contact point nazionale all’interno del nuovo portale. Attraverso il “Portale”  i pazienti avranno accesso ai dati di performance e potranno confrontare  diversi erogatori di servizi; avranno pieno controllo sulle proprie scelte di salute e potranno fornire feedback sui servizi assistenziali, in perfetta coerenza con le previsioni della Direttiva 2011/24/UE”.
24 ottobre 2013
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