toggle menu
QS Edizioni - mercoledì 8 maggio 2024

Enggist (Oms) e Monarca (Hwb): "L'Italia pioniera per la sanità cerceraria"

18 marzo - Nonostante i numerosi problemi emersi e analizzati nel corso del convegno, non bisogna dimenticare che la sanità carceraria italiana è da considerarsi pioniera nel panorama europeo. Lo assicura Stefan Enggist, responsabile salute in carcere dell'Organizzazione mondiale della sanita (Oms). “L'Italia è stata pioniera in Ue nella sanità penitenziaria. Il Governo con la riforma si è fatto responsabile della salute delle persone in carcere. I medici e gli infermieri sono stati cruciali per questo successo. Conoscono le sfide e hanno le competenze per affrontarle".

“L’Italia è stata infatti, tra i primissimi Paesi ad affidare al Ministero della Salute la gestione della sanità in carcere. E questo è un aspetto molto importante”. Lo ha ricordato Roberto Monarca, presidente della Società europea di medicina penitenziaria (Health Without Barriers - European Federation for Prison Health). “Nel complesso il trend di aumento dei detenuti si registra sostanzialmente ovunque, ma il vero problema dell’Italia è rappresentato dai detenuti in attesa di giudizio. A ciò si aggiunge lo scambio continuo di detenuti tra interno ed esterno, il cosiddetto fenomeno delle porte girevoli”.  
18 marzo 2014
© QS Edizioni - Riproduzione riservata