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QS Edizioni - mercoledì 15 maggio 2024

Mordeglia (Assistenti sociali): “Una vergogna lo sia il 10% dei bambini e degli adolescenti”

16 luglio - “Credo non si debba gioire troppo sul dato che vorrebbe essersi fermata la crescita della povertà. Se nel Sud è povera una famiglia su quattro si comprende bene quanto sia ancora lunga la strada per dare davvero dignità a quelle fasce di cittadini che oggi vivono – letteralmente – ai margini della comunità nazionale. Ma il dato che deve scuotere le nostre coscienze è senz’altro quello che si riferisce ai minori: 1 milione e 45 mila tra bambini e adolescenti – circa il 10% dei cittadini di quella fascia – vivono in una situazione di povertà. Questo è il numero che rappresenta la vergogna del Paese, un dato che mostra il limite ed il fallimento della politica che non è stata in grado di intervenire con l’efficacia necessaria”. Così, n una nota, Silvana Mordeglia, Presidente del Consiglio nazionale degli Assistenti sociali.

“L’Istat – prosegue Mordeglia nella nota - così come la recente ricerca della Commissione bicamerale infanzia, certificano l’impotenza, oltre che la miopia – dice ancora - degli interventi messi in campo dalle istituzioni per arginare un fenomeno che ha assunto ormai dimensioni intollerabili e che, oltre a non essere certamente degno di un Paese civile, lascia spazio alle conseguenze future che derivano da una crescita e una maturazione di bambini in situazioni di povertà verso i quali, nel futuro, dovranno senz’altro essere previsti interventi di urgenza conseguenza delle situazioni pregresse”.
 
“Se si vuole davvero incidere su questo fenomeno – prosegue Mordeglia - occorre attivare un nuovo e ben diverso welfare minorile realizzando in tempi strettissimi interventi davvero incisivi, il primo dei quali è assicurare idonee risorse in grado di garantire i servizi necessari al supporto delle famiglie e dei minori. Gli assistenti sociali sono costretti quotidianamente ad inventare – letteralmente – soluzioni-tampone a costo zero subendo la rabbia degli utenti e soffrendo la frustrazione che deriva dalla consapevolezza di non poter rispondere in modo adeguato ai bisogni sempre crescenti delle persone”.

Mordeglia sottolinea ancora quanto sia “grave” il dato relativo al Mezzogiorno dove la povertà ha una incidenza cinque volte maggiore rispetto al Nord. “Questi numeri danno la plastica visione di una parte del Paese abbandonato a se stesso e dove la stessa speranza che qualcosa possa cambiare si infrange di fronte alle ineludibilità di situazioni che vengono da tanto lontano e che sembra quasi impossibile poter correggere”.
 
16 luglio 2015
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