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QS Edizioni - mercoledì 15 maggio 2024

Italia: Spesa su Pil all’8,8% sotto media Ocse. Spendiamo meno di Grecia, Portogallo e Spagna

17 luglio - Molto più simili a Grecia, Portogallo e Spagna piuttosto che a Germania e Francia. Se confrontati sulla spesa sanitaria in rapporto al Pil i numeri Ocse sull’Italia sono eloquenti e dimostrano la verità della frase.
 
L’Ocse segnala che la spesa sanitaria in Italia continua a contrarsi. Nel 2013, quella pro capite in Italia è scesa del 3,5% in termini reali, il terzo anno consecutivo di calo. E stime preliminari indicano un'ulteriore contrazione del 1,4% nel 2014. L’Ocse evidenzia che “sia la spesa sanitaria pubblica e privata hanno dimostrato continue cadute a partire dal 2011. Di conseguenza, la spesa pro capite per la salute in Italia, rimane ad un livello inferiore a quello precedente la crisi economica”.
 
“Tagli a farmaceutica hanno contribuito a calo complessivo”
In ogni caso l’Ocse segnala che “una serie di misure di contenimento dei costi sono state adottate a seguito della crisi economica per ridurre la spesa pubblica per la sanità. Tagli alla spesa farmaceutica, già mirati prima della crisi, hanno contribuito al calo complessivo. La quota di mercato dei farmaci generici è aumentata, anche se rimane relativamente bassa”.
 
 
Spesa sotto la media Ocse all’8,8% del Pil. La spesa sanitaria rispetto al PIL in Italia rimane appena sotto la media OCSE (escluse le spese di investimento nel settore sanitario) con l’8,8% del PIL nel 2013 leggermente inferiore alla media OCSE del 8,9%. Il dato evidenzia anche come rispetto al 2003 la spesa sul Pil per la sanità sia aumentata dell’1% “soprattutto a causa della lenta crescita del PIL in questo periodo di dieci anni”.
 
 
La nostra spesa è simile a Spagna e Portogallo e Grecia. “La quota di economia assegnata alla spesa sanitaria in Italia (8,8%) è simile a Spagna (8,9%), Portogallo (9%) e Grecia (9,2%), ma ben al di sotto dei livelli di Francia e Germania (rispettivamente 10,9% e 11,0%)”.
 
 
In Italia il 77% della spesa è pubblica. L’Ocse rileva che la “quota di spesa pubblica dedicata alla sanità è rimasta relativamente costante negli ultimi dieci anni a circa il 77%. Un dato leggermente al di sopra della media OCSE del 73%. Tra i paesi dell'OCSE, solo gli Stati Uniti e Cile hanno una spesa pubblica per la sanità di sotto del 50%”.
 
 
Spesa out of pocket al 22%. Meglio della Spagna, ma la Francia resta un miraggio. “Sebbene la spesa out-of-pocket rappresenti una quota pari al 22% della spesa sanitaria – rileva l’Ocse -  essa non è aumentato negli ultimi anni, ma resta relativamente elevata rispetto ad altri paesi dell'Europa occidentale come Francia (7%), Germania (14%) e Regno Unito (10%), anche se ancora ben al di sotto di alcuni altri paesi dell'Europa meridionale come la Grecia (31%) e Portogallo (28%). In termini pro capite (aggiustato per i diversi livelli di prezzo utilizzando le parità di potere d'acquisto a livello di economia), l'Italia ha speso 3.077 dollari pro capite nel 2013. Ciò a fronte di una media di 3.453 dollari”.
 
Speranza di vita. Italia al quarto posto.
Se dal lato della spesa l’Italia è nella pancia bassa della graduatoria a livello di speranza di vita è invece al quarto con una media alla nascita di 82,8 anni. In testa il Giappone con 83,4 anni, seguito da Spagna (83,2) e Svizzera (82,9).
 
Bassi i consumi di alcol mentre stenta la lotta al fumo.
I dati Ocse evidenziano come in Italia sia molto basso il consumo di alcol che si attesta a 6,1 litri l’anno per persona contro una media di 9,1 litri. Sul fumo invece in Italia la percentuale di amanti delle bionde è al 21% a fronte di una media Ocse del 17%.
 
L.F.
17 luglio 2015
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