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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Studi e Analisi

Fiammata di fine inverno dell’influenza e delle sindromi simil-influenzali. Nelle ultime due settimane incidenza sopra la soglia endemica. Incremento soprattutto tra i bambini sotto i quattro anni. Ad oggi 5milioni di casi in Italia

immagine 29 marzo - Dopo una stagione virale segnata anche quest’anno da indici molto bassi, a partire dalla prima settimana di marzo si registra un incremento delle sindromi simil-influenzali che oggi segna un’incidenza di 4,76 casi ogni mille assistiti che raggiunge però il 14,82 per mille nei bambini da 0 a 4 anni. Ma cresce anche la presenza dei virus propriamente influenzali nei campioni raggiungendo il 32% a fronte di una media stagionale del 7,2%. I BOLLETTINI EPIDEMIOLOGICO E VIROLOGICO.
La curva epidemica delle sindromi simil-influenzali continua a salire anche nell’ultima settimana di osservazione (14/20 marzo) ed è sopra la soglia epidemica con un livello di incidenza pari a 4,76 casi per mille assistiti.
 
I casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 282.000, per un totale di circa 5.080.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. L'anno scorso i casi totali stimati erano stati fino a questa settimana (l'undicesima dell'anno) meno della metà, fermandosi a un toale di 2.168.000 casi.
 
Cresce anche la presenza dei virus dell’influenza nei campioni analizzati della rete Influnet. In quest’ultima settimana, infatti, il 32% dei tamponi analizzati dalla rete dei laboratori di InfluNet è risultato positivo ai virus influenzali (7,2% dall’inizio della sorveglianza).
 
L'incidenza cresce soprattutto nelal fascia 0-4 anni. In tutte le fasce di età l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è in lieve aumento maggiormente nei bambini sotto i 5 anni. In particolare nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 14,82 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 6,94 nella fascia 15-64 anni a 4,46 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,77 casi per mille assistiti.
 
In tutte le Regioni l’incidenza delle sindromi simil-influenzali è tornato sopra la soglia basale, tranne in P.A. di Trento, Veneto, Lazio, Molise, Campania, Basilicata e Sardegna.
 
L’Iss segnala che Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza InfluNet.
 
Nonostante l’incremento di questi ultimi 14 giorni siamo però ancora molto lontani dalle soglie di allarme. Le soglie della stagione in corso per l’Italia sono infatti fissate in 3,16 casi per mille assistiti (livello basale), 9,37 (intensità bassa), 14,37 (intensità media), 17,36 (intensità alta), oltre 17,36 (intensità molto alta).
 
Nella stagione 2019-20 (ultima in cui è stata osservata un’epidemia stagionale di sindromi simil-influenzali), in questa stessa settimana, il livello di incidenza era pari a 4,05 casi per mille assistiti inferiore a quello osservato nell’attuale stagione (4,76).
 
Il quadro virologico. Durante la settimana in esame (14/20 marzo) sono stati segnalati, attraverso il portale InfluNet, 758 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet e, tra i 741 analizzati, 237 (32%) sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A (128 di sottotipo H3N2, 1 H1N1pdm09 e 108 non ancora sottotipizzati).
Nell’ambito dei suddetti campioni analizzati, 185 sono risultati positivi al SARS-CoV-2.
Nel complesso, dall’inizio della stagione ad oggi, su un totale di 8.837 campioni clinici raccolti dai diversi laboratori, 639 (7,2%) sono risultati positivi al virus influenzale, di cui 634 di tipo A (99,2%) e 5 di tipo B (0,8%). Nell’ambito dei virus A, 456 sono risultati H3N2 (71,9%) e 8 H1N1pdm09 (1,2%), mentre 170 non sono stati ancora sottotipizzati.
Tra i suddetti campioni finora analizzati, 2.602 (29,4%) sono risultati positivi al SARS-CoV-2.
 
29 marzo 2022
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