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QS Edizioni - sabato 18 maggio 2024

Studi e Analisi

In Italia il 24,6% dei giovani a rischio povertà. La media europea è del 20%

immagine 6 aprile - Lo rileva un’analisi di Euroostat che ha misurato anche il tasso di deprivazione materiale e sociale. In  questo caso i nostri giovani stanno meglio rispetto alla media europea con una percentuale del 5,6% rispetto al 6,1%.

Nel 2021, il tasso di rischio di povertà nell'UE era più alto per i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni rispetto alla popolazione totale (20,1% rispetto al 16,8%; una differenza di 3,3 punti percentuali).

Il fenomeno, rileva un recente studio di Eurostat, è evidente in 19 paesi dell'UE, con il divario maggiore tra le due fasce di popolazione osservato in Danimarca (12,3% della popolazione totale a rischio di povertà rispetto al 25,6% dei giovani) e Svezia (15,7% rispetto al 24,6%).

Anche in Italia il divario è presente con una percentuale del 24,6% dei giovani a rischio povertà rispetto al 20,1% della popolazione generale.

In otto paesi dell'UE, al contrario, i giovani sono meno a rischio povertà rispetto alla popolazione nel suo insieme. Le differenze più evidenti sono state osservate in Lettonia (23,4% della popolazione totale a rischio di povertà rispetto al 17,0% dei giovani), Malta (16,9% rispetto all'11,3%), Estonia (20,6% rispetto al 15,7%) e Croazia (19,2% rispetto al 14,7%).



Eurostat ha messo a fuoco anche un altro indicatore sociale,
quello del tasso di deprivazione materiale e sociale grave che sta a indicare la mancanza di alcuni fattori necessari nel proprio status socio-economico per condurre una vita adeguata.

In questo caso non ci sono differenze tra giovani e resto della popolazione. Tra i giovani (sempre di età compresa tra 15 e 29 anni) il tasso nel 2021 era infatti del 6,1%, mentre tra la popolazione totale (tutte le persone che vivono in famiglie private di età pari o superiore a 0) era leggermente superiore al 6,3%.

Tra i paesi dell'UE, la percentuale più alta di giovani gravemente svantaggiati materialmente e socialmente nel 2021 è stata registrata in Romania (23,1%), seguita da Bulgaria (18,7%) e Grecia (14,2%). D'altra parte, la percentuale era inferiore al 3% in 11 dei 26 membri dell'UE con dati disponibili: Lussemburgo, Polonia, Svezia, Cipro, Cechia, Paesi Bassi, Croazia, Slovenia, Finlandia, Austria ed Estonia.

In Italia la percentuale dei giovani svantaggiati si è fermata al 5,6% a fronte del 5,9% della popolazione generale.

6 aprile 2023
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