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QS Edizioni - domenica 19 maggio 2024

Studi e Analisi

Ddl educazione civica. Si apre finalmente la strada alla Cultura della Sicurezza

di Domenico Della Porta
immagine 8 marzo - Attraverso l’utilizzo di obiettivi specifici per stabilire le finalità del curricolo, le autorità educative mirano a promuovere lo sviluppo di conoscenze e abilità nelle seguenti quattro aree di competenza: efficace e costruttiva interazione con gli altri, pensiero critico, azioni socialmente responsabili, e agire democratico. Proprio nelle azioni socialmente responsabili si inserisce il tema della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. IL TESTO
Con l’approvazione del Disegno di Legge della Camera dei Deputati di qualche giorno fa “Modifica all’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92, concernente l’introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica” a firma dei parlamentari di FdI Rizzetto, Lucaselli e Zucconi, si apre finalmente la strada alla Cultura della Sicurezza.

Nella predetta normativa viene precisato che l'educazione civica contribuisce a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri. Ed ancora. L'educazione civica sviluppa nelle istituzioni scolastiche la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell'Unione europea per sostanziare, in particolare, la condivisione e la promozione dei principi di legalità, cittadinanza attiva e digitale, sostenibilità ambientale e diritto alla salute e al benessere della persona.

La strada sembra già tracciata se si considera che ad oggi la Direzione Generale per la Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro del Ministero del Lavoro ha realizzato un utilissimo prodotto “Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro – Manuale informativo per la Prevenzione” di 31 pagine, che a nostro parere potrebbe già essere adottato dagli istituti scolastici per la chiarezza dei contenuti e per la sintesi degli argomenti trattati.

Non a caso negli ultimi anni, l’attenzione si è spostata sempre più frequentemente sulla promozione dell’educazione civica, o come viene indicata a livello europeo, alla cittadinanza, soprattutto per rispondere alla minaccia nei confronti di valori fondamentali quali la pace, l’uguaglianza e i diritti umani, con cui l’Europa si sta confrontando da tempo.

In ambito educativo, i sistemi di numerosi paesi si stanno adoperando per cambiare le loro politiche educative in relazione all’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza, dato il ruolo fondamentale dell’istruzione e formazione nella cura del rispetto reciproco e dei valori primari e nella promozione dell’inclusione e dell’eguaglianza.

Rispetto alla concezione ‘tradizionale’ dell’educazione alla cittadinanza, che ne confinava il ruolo alla trasmissione di conoscenze su istituzioni e processi politici, la moderna educazione alla cittadinanza in Europa è molto più ambiziosa e multidimensionale.

Attraverso l’utilizzo di obiettivi specifici per stabilire le finalità del curricolo, le autorità educative mirano a promuovere lo sviluppo di conoscenze e abilità nelle seguenti quattro aree di competenza: efficace e costruttiva interazione con gli altri, pensiero critico, azioni socialmente responsabili, e agire democratico.

Proprio nelle azioni socialmente responsabili si inserisce il tema della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, che ha trovato pieno accoglimento da parte dell’assemblea di Montecitorio.

Gli studenti, attraverso l’educazione alla cittadinanza, acquisiscono competenze diverse a livelli diversi. A livello di istruzione primaria, l’attenzione tende a focalizzarsi sulla promozione dello sviluppo personale e sul potenziamento di competenze interpersonali. Nell’istruzione secondaria, interagire efficacemente e costruttivamente con gli altri apre la strada alla capacità di agire in maniera socialmente responsabile, soprattutto nel mondo del lavoro. L’agire in maniera democratica viene promosso a livello secondario superiore, mentre le competenze legate al pensiero critico sono oggetto di maggiori attenzioni a livello secondario inferiore.

Domenico Della Porta
Presidente Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali Università degli Studi di Salerno
8 marzo 2024
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