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QS Edizioni - venerdì 3 maggio 2024

Studi e Analisi

Iss. Lunghi strascichi per la stagione influenzale: numero di casi ancora sopra la soglia epidemica

di Laura Berardi
immagine 6 marzo - La stagione epidemica è stata fino ad oggi nella norma, con numeri lontani da quelli pandemici. Tuttavia, sebbene il picco influenzale sia in via di superamento, il numero di casi sta diminuendo ancora molto lentamente. Nell’8a settimana del 2013 ancora oltre mezzo milione di italiani si sono ammalati.
Superato il picco influenzale a metà febbraio stiamo – molto lentamente – uscendo dai livelli epidemici di contagio da influenza. Secondo i dati della sorveglianza FluNews dell’Istituto Superiore di Sanità, i casi continuano infatti ad essere oltre i 9 ogni mille assistiti, livello che definisce la soglia epidemica, ma stanno pian piano diminuendo. Se il trend continua ad essere simile a quello avuto nelle ultime settimane assisteremo ad una coda lunga di casi, che andranno azzerandosi nel corso di qualche mese.
 
Secondo i dati registrati dai medici sentinella sparsi sul territorio nazionale (InfluNet), durante l’ottava settimana del 2013, il valore dell’incidenza totale è pari a 9,10 casi per mille assistiti. Il numero di casi stimati in quella settimana è stato pari a circa 552.000, per un totale, dall’inizio della sorveglianza, di circa 4.498.000 casi. Rispetto all’anno scorso, che ha visto una stagione influenzale particolarmente mite, si sono registrati nel picco livelli più di poco più alti (10,05 casi per mille assistiti contro 9,64), ma la diminuzione del numero di cittadini ammalati sembra diminuire in maniera leggermente più lenta (nella stessa settimana del 2012 i casi per mille assistiti erano già scesi sotto la soglia epidemica, arrivando a 5,75).
La classe di età più colpita nell’ottava settimana del 2013 è stata come sempre quella dei bambini al di sotto dei cinque anni di età, con un livello di incidenza pari a 22,79 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è invece stata pari a 17,43, nella fascia 15-64 anni a 7,88 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 2,71 casi per mille assistiti.
Sempre nella stessa settimana, sebbene l’incidenza globale sia in lieve diminuzione, l’attività dei virus influenzali è ancora alta in molte regioni italiane. Marche, Calabria e Lazio le regioni maggiormente colpite.
 
Secondo i dati raccolti grazie alla sorveglianza volontaria via internet (Influweb), il trend dei casi di sindrome influenzale è comparabile a quello riportato dalla sorveglianza InfluNet, tuttavia il livello di incidenza stimata è leggermente inferiore. Nella settima settimana del 2013 il 79% delle persone colpite dalla malattia stagionale ha riferito di non essersi rivolto ad una struttura del Servizio sanitario nazionale, e solo nel 18% dei casi i cittadini influenzati hanno dichiarato di essere stati assente da scuola o dal posto di lavoro per più di un giorno.
Infine, sempre durante la settima settimana del 2013, in totale, sono stati registrati 34.250 accessi ai Pronto soccorso e 5.732 ricoveri per tutte le sindromi in sorveglianza. L’ 11,1% di tutte le persone che si sono rivolte ai Pronto soccorso è stato visitato per sindrome respiratoria con febbre; di questi, il 18,8% è stato ricoverato. L’andamento totale degli accessi per questa sindrome è in crescita senza superamento di alcuna soglia di allerta; nello specifico, però, l’analisi per fascia di età ha evidenziato il superamento della seconda soglia di allerta tra i 5 e i 14 anni.
6 marzo 2013
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