Le farmacie possono tirare un sospiro di sollievo. Il mercato torna a crescere e l’andamento sarebbe destinato ad essere confermato anche nel 2014. Questo, almeno, secondo le stime dell’Ims Health presentate al Consiglio delle Regioni di Federfarma. In particolare, nel 2013 il canale farmacia ha fatto registrare una crescita a valori dell’1,3% sull’anno precedente, per un totale di quasi 25 miliardi di euro. Nel 2012 il consuntivo registrò un -4,1%. A conti fatti, parliamo di una bella differenza, di oltre 5 punti percentuali.

Tuttavia, la rilevazione evidenzia come i diversi comparti registrino andamenti contrastanti e restituisce la fotografia di farmacia sempre meno “eticocentrica”, come commenta anche Federfarma. Infatti, i farmaci di fascia A sono scesi dell’1,2%, mentre la fascia C è cresciuta del 4% e l’area di libera vendita (Sop-Otc e altro) è salita del 3,8%. In pratica, oggi il farmaco rappresenta il 61,7% del fatturato della farmacia e l’area commerciale il 38,3%.
Un andamento che dovrebbe essere confermato nel 2014, come ha spiegato Giorgio Cenciarelli, direttore commerciale di Ims Health, a Filodiretto, la newsletter quotidiana dei titolari di farmacia. “Il mercato complessivo della farmacia è destinato a crescere anche nel 2014, ma per merito dei comparti che fanno capo alla spesa privata, perché sul fronte spesa pubblica invece si prevede ancora il segno meno”. Ma attenzione, avverte Cenciarelli. “Su nutrizionali e igiene-bellezza le farmacie stanno subendo la crescente concorrenza degli altri canali, giocata principalmente sul prezzo”. Il direttore commerciale di Ims Health consigli ai farmacisti tre strategia di difesa: “Imparare ad acquistare meglio, mettere in campo politiche dei prezzi lungimiranti ed efficaci, imparare a valorizzare la propria offerta con il category management, con un’esposizione moderna dell’area di vendita e con una comunicazione al paziente mirata a integrare lo scontrino Ssn”.
 

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