Nel corso del 2013 si è confermato il trend di miglioramento della qualità dell'aria per le
polveri sottili: rispetto al 2012, diminuisce da 52 a 44 il numero di capoluoghi dove il valore limite per la protezione della salute umana previsto per il PM10 viene superato per più di 35 giorni. Miglioramenti si riscontrano al Nord (da 37 a 32) e, in proporzione, soprattutto al Centro (da 9 a 6). Nel Mezzogiorno si evidenzia un peggioramento in Campania (da 2 a 4 dei capoluoghi della regione). E’ quanto emerge dal Report Istat 2013 sulla qualità dell’ambiente urbano.
In 17 capoluoghi sono state attuate
politiche di limitazione della circolazione del traffico privato di tipo sia emergenziale (a seguito di superamenti dei valori limite di un inquinante), sia programmato (a scopo preventivo o di riduzione progressiva delle emissioni). Sono 28 i capoluoghi che hanno limitato la circolazione solo con blocchi programmati. Sono 88 i comuni che nel 2013 hanno effettuato attività di
misurazione del rumore finalizzate alla verifica del rispetto dei valori limite imposti dalla normativa (erano 91 nel 2012).
Nel 47,9% dei controlli è stato riscontrato almeno un
superamento dei limiti dell'inquinamento acustico (-5,1 punti percentuali rispetto al 2012). Nel 2013, il verde urbano pubblico rappresenta il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia, oltre 577 milioni di m2 (+0,7% rispetto all'anno precedente) che corrispondono ad una disponibilità media di 32,2 m2 per abitante.
Ricadono in
"aree naturali protette" oltre 3.200 km2 del territorio dei capoluoghi (pari al 15,8%). In 43 comuni è stata individuata una rete ecologica, a tutela del mantenimento della biodiversità anche in ambito urbano. Sono 57 le amministrazioni che hanno attivato orti urbani da dare in gestione ai cittadini.