Nel 2013 nella Ue la spesa per la salute è rimasta la seconda voce di spesa pubblica dopo quella per la protezione sociale (pensioni e welfare) con una media spesa da ogni Stato del 7,2% del pil, stesso valore registrato nel 2012. Per quanto riguarda i comparti, servizi ospedalieri hanno rappresentato la quota maggiore di spesa con il 3,5% del pil. Poi ci sono i servizi ambulatoriali per il 2,2% e i prodotti medicali, apparecchi e attrezzature per l’1%.
Lo Stato che ha destinato alla spesa per la Salute la percentuale di risorse più alta in relazione al Pil è la Danimarca (8,7% ), seguita da Finlandia (8,4% ), Paesi Bassi (8,3%) e la Francia (8,1% del PIL). Al contrario tra gli stati che spendono meno c’è Cipro (3,1% del pil), Lettonia (3,6%) e Romania (4%). L’Italia, con una spesa del 7,2% del pil, uguale a quella del 2012, si è collocata nella media dell’Europa a 28.
Analizzando invece la percentuale di spesa pubblica destinata alla salute la media nella Ue è stata del 14,8%. Al vertice i Paesi Bassi con il 17,7%. Italia sotto la media con una percentuale di spesa pubblica destinata alla sanità del 14,1%.
L.F.