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QS Edizioni - martedì 7 maggio 2024

Studi e Analisi

Cure a lungo termine. “Una semplificazione normativa e piani assicurativi adeguati si rendono necessari”. Il Briefing paper dell’Istituto Bruno Leoni

di Stefano A. Inglese
immagine 4 gennaio - La sfera definita come “long term care” (LTC) assorbe mediamente l’1,6% del Pil tra i paesi dell’Unione Europea e comprende un insieme di attività rivolte a individui con handicap fisici o psicologici, a persone anziane e a persone che per poter svolgere la loro routine quotidiana hanno necessità particolari. In questo studio vengono individuate alcune best practice internazionali da seguire per migliorare l'efficienza del nostro sistema. IL BRIEFING PAPER
La sfera definita come “long term care” (LTC) assorbe mediamente l’1,6% del PIL tra i paesi dell’Unione Europea e comprende un insieme di attività rivolte a individui con handicap fisici o psicologici, a persone anziane e a persone che per poter svolgere la loro routine quotidiana hanno necessità particolari. Il Briefing Paper "Aspettative di vita e servizi LTC. Come impedire che una buona notizia diventi un problema" di Paolo Belardinelli analizza la gestione del fenomeno LTC in Italia comparandola a quella di altri Paesi europei: Germania, Olanda, Spagna, Francia e Regno Unito. Alla luce di questo confronto internazionale sono state individuate alcune best practices da seguire per poter migliorare l’efficienza e la qualità del nostro sistema di LTC.
 
"Innanzitutto, i trasferimenti in cash sono uno strumento piuttosto comune nelle esperienze analizzate e, quando viene data la possibilità di scegliere tra questa modalità e i servizi in kind, gli utenti manifestano una forte preferenza verso la prima. Un aspetto su cui da noi sarebbe opportuno intervenire è la qualità dei controlli che vengono fatti su chi richiede il trasferimento e la previsione di qualche forma di differenziazione nell’importo assegnato a seconda del disagio del beneficiario.
 
In secondo luogo, rispetto agli altri Paesi in Italia si evidenzia una scarsa offerta di posti letto nelle residenze assistenziali (RSA e RA) - spiega Belardinelli -. Ciò non significa che sia auspicabile un intervento pubblico diretto a colmare questa lacuna; in quasi tutti i Paesi infatti è il privato a gestire la maggior parte dell’offerta di questo servizio. Ciò che invece sarebbe auspicabile è una semplificazione normativa delle procedure di accreditamento, oggi confuse e disordinate. Infine, dal punto di vista del finanziamento, nelle migliori esperienze analizzate sono previsti schemi assicurativi destinati a coprire le spese per i servizi LTC uniti a meccanismi di co-payment, che se ben disegnati potrebbero essere efficaci nel costruire un sistema sostenibile, dando coscienza alle persone del costo e dei benefici dei servizi di cui hanno bisogno".
 
Stefano A. Inglese
4 gennaio 2016
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