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QS Edizioni - martedì 30 aprile 2024

Studi e Analisi

Anaao Giovani fa la mappa delle stabilizzazioni dei precari. Molti protocolli ma ancora pochi bandi e le 7mila stabilizzazioni previste saranno comunque insufficienti

di Anaao Giovani
immagine 21 novembre - La situazione è molto variegata con dati per lo più parziali. Rilevata molta reticenza a fornire dati aggiornati, senza contare che al momento non è stato possibile calcolare con esattezza il totale dei precari atipici. In ogni caso il quadro che emerge è sicuramente indicativo di una realtà ormai storicizzata nel nostro sistema sanitario nazionale
I Responsabili regionali del Settore Anaao Giovani analizzano le principali criticità nelle regioni italiane in merito ai processi di stabilizzazione dei precari e di assunzioni, in attesa di vedere gli effetti della Legge di Bilancio 2017 una volta approvata. Ad oggi le risorse che la legge destina sono insufficienti e, comunque, le 7000 unità dichiarate (tra medici ed infermieri) da stabilizzare sono inadeguate alle reali necessità della sanità ospedaliera del nostro paese, tenendo conto che sono circa 14.000 i medici che attualmente lavorano con varie tipologie di contratto precario.

L’analisi delle situazioni regionali si presenta molto variegata con dati per lo più parziali, in quanto vi è reticenza a fornire dati aggiornati, senza contare che al momento non è stato possibile calcolare con esattezza il totale dei precari atipici, vera spina nel fianco nel sistema di assistenza.
In ogni caso il quadro che emerge è sicuramente indicativo di una realtà ormai storicizzata nel nostro sistema sanitario nazionale.
 
In particolare, utilizzando per la maggior parte delle Regioni i dati estratti dal conto MEF–2014, con preliminari al 2015, la situazione appare la seguente nelle sue linee generali:
 
Abruzzo: la stima dei medici a tempo determinato risultava pari a 180 su un totale di 3022 (5,95%). Il piano di rientro ha interrotto la emanazione dei bandi concorsuali, che avevano assorbito una quota di precariato, ripartiti dopo la sua conclusione. Non sono in atto percorsi di stabilizzazione con bandi riservati;
 
Basilicata: il numero dei medici a tempo determinato risultava pari a 77 (su un totale di circa 1241 (6,20%). Al momento nessun percorso di stabilizzazione in atto ufficialmente noto;
 
Calabria: stima approssimativa di circa 363 medici a tempo determinato su un totale di circa 4211 (8,62%). E’ in atto un percorso di stabilizzazione come da DCA n. 110 del 05/11/2015 che in qualche azienda ha dato i primi risultati;
 
Campania: dati della regione aggiornati a dicembre 2015 per i tempi indeterminati ed Ottobre 2016 per i TD evidenziano circa 9729 dirigenti medici e sanitari a tempo indeterminato, 243 contratti atipici e 466 contratti a tempo determinato con tipologia subordinata, per un totale di circa 709 contratti precari, cui si aggiungono circa 190 borsisti in ambito di IRCCS ed Università + circa 45 nuovi precari ad Ottobre 2016 per un totale di 944 precari in totale. (Fonte: estratti dati della Regione e dati indagine Anaao giovani Campania dicembre 2015). Nel Settembre 2015 sono stati stabilizzati circa 51 medici con requisiti di legge previsti dal Decreto Lorenzin di marzo 2015, ma al momento nessun bando di stabilizzazione è previsto ai sensi della legge n. 208 del 2015 (Legge di Stabilità 2016) (Ricognizione Anaao Assomed Campania);
 
Emilia Romagna: 511 medici con contratti a tempo determinato e 79 dirigenti sanitari con contratto a tempo determinato (2014, fonte Conto annuale del Tesoro), 801 medici con contratto atipico e 393 sanitari non medici con contratto atipico area dirigenza (2014, fonte Regione Emilia Romagna), per un totale di 1312 medici precari e 472 precari area dirigenza sanitaria (dati del 2014). Totale precari: 1784. Dopo la mobilitazione intersindacale di settembre è prossima la firma di una intesa che prevede: stabilizzazione di 145 medici con contratto a tempo determinato entro il 2016, stop ai contratti atipici e trasformazione degli attuali contratti libero-professionali in contratti a tempo determinato, copertura del turnover al 90%, assunzione di 100 professionisti (la maggior parte dell’area medica) entro il 2016, proroga dei contratti a tempo determinato instaurati per la riduzione delle liste d’attesa (116 medici);
 
Friuli Venezia Giulia: circa 137 medici a TD su un totale di circa 2630 medici (5,2%). Al momento nessun bando noto di stabilizzazione in atto;
 
Lazio: circa 1320 medici a tempo determinato su un totale di circa 9133 (14,45%). Al momento sono stati avviati percorsi di stabilizzazione per chi è in possesso dei requisiti di legge (decreto n. U00158 del 13/05/2016 frutto di un accordo con la Regione fortemente perseguito da Anaao Lazio);
 
Liguria: situazione abbastanza eterogenea con le 5 ASL per lo più allineate nel trasformare tutti i contratti atipici in tempi determinati, per cui al 31/12 non ci saranno più atipici. Poi ci sono 3 IRCCS con il mandato di non utilizzare più i co.co.pro. e partite iva, anche se fioriscono comunque le borse di studio con carattere scientifico, ampiamente utilizzate per coprire i buchi di organico, purtroppo di quest’ultime non si hanno i dati conoscenza dei numeri (anche perchè spesso sono sovvenzionate con fondi privati). In ogni caso i dati al 31/10 2016 sono i seguenti: 107 precari + 46 atipici al Galliera tutti in corso di trasfomazione in TD. Per Ospedale Gaslini e Asl 3 al momento non si hanno dati.
 
Storia a parte per i medici del 118, servizio gestito autonomamente dalle varie ASL con contratti di medicina convenzionata per la maggior parte, con alcuni dirigenti ospedalieri "prestati." Questi ultimi sono 15, di cui 3 contratti a TD come medicina convenzionata. Per quanto riguarda i percorsi di stabilizzazione nel 2016 è stato effettuato un solo concorso per Biologo (Ricognizione Anaao Assomed Liguria – Settore Anaao Giovani);
 
Lombardia: circa 12996 TI e circa 1368 TD, ossia il 9,5% del totale di 14364. Si tratta di valori parziali e sottostimati. Al momento non disponiamo dei numeri della dirigenza sanitaria e non è noto alcun bando di stabilizzazione in atto.
 
Marche: circa 156 medici a tempo determinato [(su un totale di circa 3075 (5.07%)]. Al momento sono stati programmati percorsi di stabilizzazione per chi è in possesso dei requisiti di legge;
 
Molise: circa 127 medici a tempo determinato su un totale di circa 644 (19.72%). Recentemente è stato siglato un protocollo di intesa per avviare le procedure di stabilizzazione;
 
Piemonte: rispetto ad altre realtà italiane, il piano di rientro a cui è stata sottoposta la regione con conseguente blocco totale delle assunzioni ha visto un utilizzo indiscriminato dei contratti atipici ed il quasi totale inutilizzo dei contratti a tempo determinato, che avrebbero figurato come nuove assunzioni. In questa situazione desolante e paradossale il ricorso al "precariato istituzionale" è stato assai limitato, facendo apparire il Piemonte come una regione falsamente virtuosa.I dati ufficiali sono i seguenti: nel primo semestre 2016 i medici sono passati da 8.795 Tempi indeterminati + 242 T.D. (9.037 in totale) a 8.855 Tempi indeterminati + 222 T.D. (9.077 in totale). Al momento nessun bando di stabilizzazione in atto (Ricognizione Anaao Assomed Piemonte – Settore Anaao Giovani);
Puglia: numero totale di precari: 54 nella ASL di Brindisi, nessuno negli ospedali Riuniti di Foggia, 60 nella ASL di Foggia, ben 215 nella Asl di Lecce (Ricognizione Anaao Assomed Puglia). Al momento nessun bando di stabilizzazione in atto;
 
Sardegna: 330 medici a TD (Ricognizione Anaao Assomed Sardegna - Settore Anaao Giovani). Al momento nessun bando di stabilizzazione in atto;
 
Sicilia: non tutte le Aziende hanno risposto al quesito. I medici con contratto a tempo determinato risultano essere circa 420, ed i biologi circa 10, numeri ampiamente sottostimati. L’Assessore alla sanità ha autorizzato i Direttori Generali a prorogare i contratti in scadenza a fine anno, al 30 giugno 2017;
 
Toscana: 215 i dirigenti medici con contratto a tempo determinato dei quali 68 uomini e 147 donne. Tale discrepanza (oltre il 50% sono donne) si è osservato nella quasi totalità delle aziende. Tali dati appaiono sottostimati. I contratti atipici, sul totale di 3 Aziende che hanno fornito i dati, sono 225, nel 99% di tipo libero professionali, con prevalenza di donne. Per quanto riguarda il 118 di Firenze,, sul totale di 94 medici in servizio oltre 1/5 ha un contratto precario, 17 sono medici convenzionati incaricati. (Ricognizione Anaao Assomed Toscana – Settore Anaao Giovani);
 
Trentino Alto Adige: 159 medici con contratto a tempo determinato su un totale di circa 2011. (7,9%). Al momento nessun bando di stabilizzazione previsto ai sensi della legge n. 208 del 2015 (Legge di Stabilità 2016);
 
Umbria: 205 i medici assunti a tempo determinato su un totale di circa 2295 (8,92%). Al momento nessun bando di stabilizzazione è previsto ai sensi della legge n. 208 del 2015 (Legge di Stabilità 2016);
 
Valle D’Aosta: 4 medici assunti a tempo determinato su un totale di circa 363(1,10%). Al momento nessun bando noto di stabilizzazione;
 
Veneto: i dati aggiornati ad ottobre 2016 documentano una quota di medici con contratto a tempo determinato pari a 299 unità, il 3,54% rispetto al numero complessivo di medici ospedalieri della Regione (n=8479), con le quote più elevate nell'Ulss 21 (7,02%) e Ulss 4 dell'Alto Vicentino (6,45%). Dati precisi sul numero di contratti atipici aggiornati al 2016 per questa Regione non sono disponibili, possiamo tuttavia stimare, secondo i dati del Censimento Precari 2015 a firma Anaao Giovani che tale numero si attesti circa sul 3% dei Medici Ospedalieri, pari a 254 unità (Ricognizione Anaao Assomed Veneto – Settore Anaao Giovani).
 
In conclusione siamo alla “fiera dei proclami”. Dopo il DPCM del Marzo 2015, dopo la Legge n. 208 del 28/12/2015 (Legge di stabilità 2016), serviva un ulteriore incipit normativo ed economico con la legge di Stabilità 2017 per rendere chiaramente “caotico” un diritto costituzionale già sancito.
 
Resta che la “questione precari” sia di fatto affrontata “dalla parte pubblica” solo grazie alla continua pressione della “controparte sociale”, ed è grazie all’azione del sindacato, a testimonianza del ruolo esercitato dalla forza dei medici strutturati per risolvere il problema di chi non lo è, che oggi si prospettano soluzioni, per quanto non per tutte le tipologie di precariato ed in tutte le Regioni. Il percorso non sarà breve, ma almeno è iniziato.
 
A cura dei Responsabili Regionali Anaao Assomed-Settore Anaao Giovani
21 novembre 2016
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