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QS Edizioni - lunedì 29 aprile 2024

Studi e Analisi

Estetica. Calano dell’8-12% gli interventi chirurgici, ma crescono del 7-9% i non chirurgici

immagine 15 marzo - Le stime arrivano dall’Associazione italiana di chirurghi plastici estetici sulla base degli interventi effettuati nel 2011 da 347 specialisti. Al primo posto tra gli interventi di chirurgia c'è l’aumento del seno (11.300 richieste), mentre tra i non chirurgici svetta l’iniezione di acido ialuronico (46.909).
Anche con la crisi, gli italiani non rinunciano alla bellezza. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Aicpe, Associazione italiana di chirurghi plastici estetici, tra i chirurghi plastici italiani, su 347 specialisti operanti in tutta Italia (la regione più rappresentata è l’Emilia Romagna, a seguire Lombardia e Veneto).
In tutto, nel 2011, gli intervistati hanno effettuato 52.878 interventi di chirurgia plastica, mentre gli interventi non chirurgici, ossia di medicina estetica, sono stati oltre 170mila. Secondo le analisi dell’Aicpe, dunque, si registra nel 2011 un calo di interventi di chirurgia plastica dell’8-12% rispetto allo scorso anno, mentre quelli non chirurgici sono aumentati del 7-9%.

“E’ la prima volta in Italia che un’associazione conduce un’indagine su grandi numeri e su larga scala dedicata alla chirurgia estetica”, spiega Giovanni Botti, presidente di Aicpe. “Si tratta – aggiunge - di elementi importanti per fotografare uno spaccato della nostra società. Il tema della bellezza ha un ruolo sempre maggiore nella vita quotidiana ed è importante monitorare l’andamento di questo settore, per capire in quale direzione si sta andando”.

L’intervento di chirurgia plastica più praticato nel 2011 è stato la mastoplastica additiva: 11.300 le operazioni per l’aumento del seno. Segue la liposuzione per togliere il grasso in eccesso (10.267 interventi) e al terzo posto la blefaroplastica per ringiovanire lo sguardo (8.121). Tra gli interventi non chirurgici, l’iniezione di acido ialuronico è la più richiesta (46.909), a seguire la tossina botulinica (40.394) e al terzo posto la laser-depilazione (13.374).

“Sono dati molto significativi”, commenta il presidente di Aicpe. “Innanzitutto – spiega -, resta elevata l’attenzione in Italia nei confronti del proprio aspetto fisico. Le italiane si confermano amanti del proprio decolleté e non rinunciano a una o due taglie in più di reggiseno. Così come il rimodellamento del corpo, con l’eliminazione del grasso in eccesso è un indicatore della grande attenzione che viene posta al propri aspetto”.

La diminuzione degli interventi chirurgici, per il presidente dell’Aicpe, potrebbe essere imputata “a una minore disponibilità di spesa, anche se il calo non è così marcato come si sarebbe potuto immaginare in un contesto economico a tinte fosche come l’attuale. Per gli italiani la cura di sé è prioritaria: a fronte di un budget più limitato, si orientato verso interventi di medicina estetica, meno costosi della chirurgia, come dimostra l’aumento in questo settore”. Da sottolineare, secondo l’Associazione, è l’aumento delle iniezioni di botulino nel viso per spianare le rughe: al momento è al secondo posto dietro un altro iniettabile, l’acido ialuronico, ma è in fortissima crescita.

Un punto resta fermo. “E’ importante – afferma il presidente dell’Aicpe - che i pazienti si rivolgano a professionisti anche per interventi non chirurgici: la professionalità e l’esperienza sono basilari per evitare spiacevoli effetti collaterali o risultati non soddisfacenti”.
 
15 marzo 2012
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