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QS Edizioni - giovedì 2 maggio 2024

Studi e Analisi

Coronavirus. Scende il numero delle persone attualmente positive. Richeldi (Cts): “È la prima volta che vediamo il segno meno, segnale estremamente incoraggiante”

immagine 20 aprile - Rispetto a ieri dove c’erano stati 3mila casi in più frena ancora l’incremento (oggi +2.256). Sempre alto il numero dei decessi (454). Sono 1.822 le persone guarite rispetto a ieri. Continua lo svuotamento delle terapie intensive delle persone ricoverate in ospedale. Aumenti maggiori sempre nelle regioni del Nord. IL REPORT
I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 181.228 (+2.256 rispetto a ieri pari al +1%), tra cui 48.877 persone guarite (+1.822 rispetto a ieri pari al +4%) e 24.114 deceduti (+454 rispetto a ieri pari al +2%). Le persone attualmente positive sono quindi 108.237 (-20 rispetto a ieri pari al -0,02%). Complessivamente sono stati effettuati 1.398.024 tamponi (+41.483 rispetto a ieri) dei quali oltre 960 mila in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Toscana e Veneto. Nello specifico sono state sottoposte a tampone 943.151.
 
Questi i dati principali dell’aggiornamento odierno forniti dalla Protezione Civile. Incremento dei casi in calo rispetto al dato di ieri e per la prima volta scende il numero delle persone attualmente positive. Prosegue lo svuotamento delle terapie intensive e delle persone ricoverate in ospedale. Prosegue l’andamento positivo del dato sui guariti nelle ultime 24 ore mentre purtroppo è sempre elevato il numero dei decessi giornalieri (oggi poco sotto quota 500). Sempre alta la presenza del virus al Nord.
 
Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 34.687 i malati in Lombardia (+90 rispetto a ieri pari al +0,3%), 13.522 in Emilia Romagna (-30 pari al -0,2%), 10.061 in Veneto (-149 pari al -1%), 14.557 in Piemonte (+87 pari al +1%), 3.212 nelle Marche (+30 pari al +1%), 3.019 in Campania (-3 pari al -0,1%), 3.496 in Liguria (+6 pari al +0,2%), 6.568 in Toscana (+72 pari al +1%), 4.365 nel Lazio (+44 pari al +1%), 1.190 in Friuli Venezia Giulia (-147 pari al -11%), 2.210 in Sicilia (+8 pari al +0,4%), 2.810 in Puglia (+24 pari al +1%), 2.062 in Abruzzo (+75 pari al +4%), 1.929 nella Pa di Trento (-42 pari al -2%), 213 in Molise (-2 pari al -1%), 424 in Umbria (-12 pari al -3%), 1.540 in provincia di Bolzano (-26 pari al -2%), 828 in Calabria (-16 pari al -2%), 854 in Sardegna (-10 pari al -1%), 548 in Valle d’Aosta (-14 pari al -2%) e 242 in Basilicata (-5 pari al -2%).
 
Le vittime sono 12.376 in Lombardia (163 in più di ieri pari al +1%), 3.079 in Emilia Romagna (+56 pari al +2%), 1.112 in Veneto (+25 pari al +2%), 822 nelle Marche (+15 pari al +2%), 2.409 in Piemonte (+78 pari al +3%), 957 in Liguria (+29 pari al +3%), 349 nel Lazio (+8 pari al +2%), 239 in Friuli Venezia Giulia (+14 pari al +6%), 263 in Abruzzo (+5 pari al +2%), 667 in Toscana (+30 pari al +5%), 309 in Campania (+5 pari al +2%), 127 in Valle d’Aosta (+2 pari al +2%), 366 nella Pa di Trento (+6 pari al +2%), 249 nella Pa di Bolzano (+5 pari al +2%), 203 in Sicilia (+3 pari al +2%), 86 in Sardegna (+0), 75 in Calabria (+2 pari al +3%) 18 in Molise (+1 pari al +6%), 58 in Umbria (+0), 24 in Basilicata (+0) e 326 in Puglia (+10 pari al +3%).
 
Delle persone attualmente positive (108.237) sono ricoverate con sintomi 24.906 (-127 pari a -0,5% rispetto a ieri), 2.573 (-62 pari a -2%) sono in terapia intensiva, mentre 80.758 (+169 pari al +0,2%) si trovano in isolamento domiciliare.
 
“Per la prima volta diminuisce il numero delle persone attualmente positive”. Ha affermato il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, nel corso del bollettino sulla diffusione del coronavirus in Italia. Cala anche la “pressione sulle strutture sanitarie: il dato sulle persone in terapia intensiva è il più basso da un mese a questa parte”, ha aggiunto. 
 
Borrelli ha parlato anche della app per il contact tracing: “La app per tracciare i positivi al coronavirus serve, sarà assai utile per consentire di conoscere chi positivo”. Per Borrelli “combinando app, tamponi e misure di individuazione dei soggetti positivi e possibili contagi pensiamo si possa mettere in atto un'azione di contrasto ancora più efficace di quella fatta finora”.
 
“Oggi è molto importante per la prima volta una diminuzione negli attualmente positivi. È la prima volta che vediamo il segno meno, è un segnale estremamente incoraggiante”. Lo ha detto Luca Richeldi, pneumologo del Gemelli e membro del Comitato tecnico-scientifico. “Nelle ultime due settimane - ha aggiunto - c'è sempre stato un calo dei ricoverati e dei pazienti in terapia intensiva, quindi con una chiara riduzione della pressione sulle strutture sanitarie”.
 
Richeldi si è soffermato sui decessi: “Il numero dei deceduti ci deve far pensare che la battaglia non è vinta, siamo forse in una relativa tregua ma non è il momento di abbassare la guardia. Abbiamo sei parametri da osservare: alcuni siamo contenti se crescono, altri se decrescono. Siamo contenti se calano i ricoverati e quelli in terapia intensiva, se calano i pazienti attualmente positivi, e saremmo contenti se calasse il numero dei deceduti. Invece due parametri sono positivi se crescono: le persone in isolamento domiciliare e i dimessi e guariti. Di questi sei solo uno oggi non va nella direzione che vorremmo, i deceduti. Che però sappiamo che sarà l'ultimo parametro ad andare in questa direzione”
 
Un riferimento anche sul virus nelle acque reflue trovato in Francia: “Questa notizia che giunge dalla Francia è nuova ma la presenza di Rna virale non vuol dire presenza di virus attivo. È un virus nuovo che stiamo conoscendo ma è una notizia che non deve allarmare troppo”.
 
Richeldi ha sottolineato poi come “i pazienti in terapia intensiva hanno molto spesso una polmonite, gli studi in altri Paesi ci dicono che il 30% esce con un'insufficienza respiratoria. Mi aspetto che i Covid Hospital seguano questi pazienti per vedere se necessitano di ossigeno, riabilitazione o altri interventi. Che il virus sia meno aggressivo non ci farei tanto conto. Che i medici stiano facendo esperienza e capendo come affrontare al meglio i pazienti gravi questo sì, c'è un'ampia letteratura che riporta le casistiche e l'efficacia di alcune tecniche ventilatorie, di supporto, stiamo imparando. Ma credo che la netta riduzione sia un combinato disposto di una migliore gestione ma anche di una riduzione della circolazione del virus”.
 
Un riferimento anche alla app da parte di Richeldi: “La app per il tracciamento dei positivi «sarà efficace se sarà utilizzata da gran parte della popolazione, il 70-80% dei cittadini, dicono gli epidemiologi. Credo sarà un momento in cui si vedrà la responsabilità degli italiani”.
 




 
20 aprile 2020
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