Dopo gli exploit di fine mese, con il dato delle vaccinazioni quotidiane che ha toccato quota 521 mila il 29 aprile e 518 mila il 30 aprile, si è assistito nei primi giorni di maggio ad un calo che ha portato le somministrazioni ad asstestarsi intorno alle 400 mila al giorno. Il calo più netto si è avuto il 2 maggio con 366 mila vaccinazioni, al quale è seguita una lieve crescita culminate con le 403 mila della giornata di ieri.
Come mai questo calo? Un primo motivo sembrerebbe essere un andamento 'Pfizer-dipendente' della campagna vaccinale. Di media infatti è stato utilizzato a livello nazionale il 97,1% delle dosi di Pfizer ed il 74,8% di Moderna, per poi scendere al 70,7% di AstraZeneca e al 32,2% di Johnson & Johnson.
Se poi passiamo ad analizzare i dati su base regionale, possiamo vedere come per
Pfizer si passa da un dato minimo di utilizzo dell'89% in Puglia, fino ad un massimo del 100% in Veneto e del 108% nella PA di Trento (
ndr. ricordiamo che i valori superiori al 100% indicano i casi in cui si è riusciti a ricavere più dosi dalle fiale rispetto a quelle standard).
Per
Moderna invece si passa dal 48% di utilizzo in Friuli Venezia Giulia al 102% della Basilicata.
Passando ad
AstraZeneca, si va dal 50% della Sicilia e 51% della Basilicata, fino ad un massimo dell'80% in Lombardia.
Infine, per
Johnson & Johnson, si va dallo 0% di Basilicata, Molise e Bolzano, fino al 69% della Puglia.
Fonte: Data by Lorenzo Ruffino, aggiornati al 5 maggio 2021
In sostanza, con il rapido utilizzo delle dosi di Pfizer, in attesa di nuove forniture, i numeri degli altri vaccini non riescono a sostenere il ritmo che consentirebbe al Paese di viaggiare in maniera costante a ridosso delle 500 mila vaccinazioni al giorno.
Si dovrà capire se questo è in parte dovuto alla scarsa fiducia della popolazione soprattutto verso i vaccini di AstraZeneca e J&J a seguito dei problemi riscontrati in alcuni rari casi e alla luce delle diverse decisioni sul loro utilizzo prese da parte delle agenzie regolatorie nazionali.
Un percezione distorta di scarsa sicurezza verso questi vaccini potrebbe comportare uno spostamento nel tempo degli obiettivi prefissati nel piano del commissario Figliuolo.
Giovanni Rodriquez